cronaca

Urne aperte in autunno mentre divampa la polemica sul caos in autostrada
5 minuti e 40 secondi di lettura
Il Consiglio regionale annullato per l'impossibilità di raggiungerlo da parte dei consiglieri. Una situazione ai limiti del paradossale che in Liguria si è trasformata in realtà a causa dei troppi cantieri disseminati lungo la rete autostradale. "Quello che è accaduto sulle autostrade non è una cosa tollerabile in una nazione civile. Dopo due anni di totale inerzia del ministero e della concessionaria si sta mettendo mano a un piano di controlli e interventi, benvenuti, ma questi disagi non sono tollerabili per tempistica e modalita' in una regione che sta cercando di ripartire nella stagione piu' propizia per l'economia turistica", ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti in una intervista a Primocanale in cui si è parlato anche di bilancio su emergenza coronavirus ed elezioni regionali.

La Liguria è ostaggio di Autostrade o di un sistema da cui non riusciamo a venirne a capo?


"La Liguria è ostaggio di un governo e di un ministero dei Trasporti che in due anni non ha deciso nulla. Abbiamo fatto in tempo a costruire un ponte ex novo e oggi abbiamo un piano di controlli sulla nostra rete autostradale che poteva essere fatto durante il lockdown, un piano che andava fatto due anni fa attraverso un'agenzia di cui si sono perse completamente le tracce. E ora si pretenderebbe di far svolgere in un mese, mese e mezzo tutti i lavori assieme mentre il Paese riparte. E aggiungo, abbiamo messo 3-4 miliardi di euro in Alitalia e ancora non sappiamo quando ripartiranno i voli regolari dall'aeroporto di Genova. Il ministro De Micheli promise un piano per le infrastrutture liguri durante l'alluvione di novembre, non se ne sa più niente. Ci sono due concessionarie scadute, l'Autofiori e la Salt e non si sa come e se verranno rinnovate. In tutto questo ho scritto l'ennesima lettera al ministero delle Infrastrutture senza avere ancora una risposta. Vedo il Pd della Liguria che si permette di dire che c'è caos nelle autostrade dopo avere un ministro al governo che non ha detto una parola. Francamente non so più cosa dire".

Crede davvero che ci sia una regia dietro?


"Credo ci sia tantissima incapacità, e basta vedere le nostre opposizioni come hanno gestito la crisi Covid-19. Però non vorrei che qualche manina maliziosa volesse mettere in difficoltà una regione che con il suo turismo e il suo porto prova a ripartire. Dico che così questo Paese non riparte e non riparte la Liguria, se qualcuno pensa di farci una speculazione politica sopra penso che ne resterà deluso".

E' stato presentato il piano Colao. Nicola Fratoianni di Leu, parte della maggioranza di governo, lo ha criticato in modo pesante. Lei cosa ne pensa?

"Non ho visto il piano Colao. Se Fratoianni è contrario allora vuol dire che è un buon piano. Per quanto riguarda il governo so che sono stati stanziati 55 miliardi più 35 e ne sono arrivati sì e no 10 nelle tasche degli italiani, zero alle aziende e per quanto riguarda le opere strategiche siamo ancora in alto mare. Anzi qualcuno nel Pd si è divertito a bombardare il 'Modello Genova', un modello che ci ha permesso in due anni di avere di nuovo il ponte, un modello che non è replicabile dal loro perché francamente non ne sarebbero capaci.

Intanto la Liguria continua a essere isolata. Sulle autostrade in particolar modo qual è la via di uscita?

"Decidere, serve decidere. Io non sono un fan delle concessionarie autostradali, né della revoca o del rinnovo o altro, ma detto tutto ciò chiediamo solo che vengano prese delle decisioni, sono due anni che vedo ministri ringhiare con la bavetta alla bocca e poi non prendere uno straccio di decisione".

Per il coronavirus in Liguria è tempo di bilanci, ora che la situazione sta tornando alla normalità...

"I dati stanno andando bene da settimane, non sono un epidemiologo, io leggo solo i dati. Oggi possiamo guardare al futuro con grande ottimismo. Ci stiamo comunque preparando, Il 22 riaprire il cup per le visite, non è un lavoro banale, bisogna ripartire ma in sicurezza".

Il governatore della Lombardia Fontana ha ammesso che qualche errore è stato commesso. Lei pensa che la Liguria sia stata più brava della Lombardia?

"La Liguria è stata brava, ha subito un urto quasi simile a quello della Lombardia per numeri di abitanti e di casi e abbiamo dato una risposta molto soddisfacente. come succede nelle guerre sanguinose, gli errori ci sono stati, ci sono stati gli atti eroici, gli sforzi e l'impegno, credo che il sistema abbia retto bene in tutte le sue strutture. La Liguria è una delle regioni che ha avuto il minor numero di medici contagiati".

Elezioni regionali e inizio dell'anno scolastico si intersecano. Come si può cominciare l'anno scolastico a settembre se il governo prevede il ritorno alle urne prorpio il 20-21 settembre?

"Noi come Regione stiamo chiedendo di mandare le regioni a votare il prima possibile. Per due motivi: il primo è che noi, i liguri stanno vivendo, vanno al ristorando, vanno al lavoro, vanno al mare, pagano le tasse, non vedo cosa avrebbe impedito di votare alla fine di luglio con una campagna elettorale di 40 giorni fatta dalla fine di giugno. Nulla. A settembre inizierà la più difficile ripartenza della scuola dopo mesi e mesi di assenza dei ragazzi dalle aule. Qualcuno non vorrebbe votare mai, vedi il M5s, qualcuno vorrebbe fare una campagna infinita. Certo, meglio il 20 settembre che il 27. Ottobre potrebbe essere un mese a rischio e lo sconsigliavano, con il voto il 20 settembre vorrà dire che manderemo i ragazzi a scuola il 24. A me sembra un gesto di egoismo molto marcato da parte di di alcuni partiti. L'Iss si è raccomandato di votare nelle prime due settimane di settembre, Brusaferro lo ha detto in Parlamento, il comitato scientifico o lo ascoltiamo sempre o cosa? E poi avremo risolto il problema delle scuole, è una cosa assolutamente sconsiderata".

Per la Liguria sarà una estate di campagna elettorale...


"Credo che di campagna elettorale ne abbiamo tutti pochissima voglia, la gente sa come ha governato Toti e su cosa puntiamo. La Liguria era quasi dimenticata nella cartina delle regioni, oggi ha guidato la Conferenza delle regioni ed è stata capofila nel tracciare le linee guida per la ripartenza. Chi vuole ci conosce e ci vota. Chi pensa sia strada una sbagliata e vogliono con una Liguria un po' buia, nascosta, chiusa, urfida, magari un po' invidiosa e gelosa...  Io continuo a lavorare per avere pronto il piano anti Covid per l'autunno, per far sì che arrivino turisti e vadano avanti le opere di cui abbiamo bisogno".