cronaca

Indagine partita a maggio
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Dieci persone risultano indagate per traffico di rifiuti legato alla strage degli yacht provocata dalla mareggiata di ottobre a Rapallo.

Il pubblico ministero Andrea Ranalli, come riporta il Secolo XIX, ha iscritto nel registro, tra gli altri, Andrea Dall'Asta, ad della società che gestisce il porto Carlo Riva, Marina Scarpino, direttore del porto Carlo Riva, Mirko Malziani, responsabile della sicurezza del porto e Pasquale Capuano, imprenditore campano che gestisce un cantiere di smaltimento a Carrara.

Indagate anche sei persone responsabili di piccole aziende che lavorano per quest'ultimo. Secondo i legali della direzione del porto, la struttura risulterebbe vittima di una truffa

L'inchiesta è nata a maggio dopo il controllo su un tir che usciva dal porto, dove aveva caricato materiale, diretto verso Carrara, ai cantieri gestiti da Capuano. Il conducente era privo della documentazione relativa ai rifiuti. I carabinieri di Santa Margherita decidono di approfondire scoprendo, secondo l'accusa, che Capuano lavora a prezzi troppo bassi.

Ieri i militari hanno sequestrato pc e documentazione negli uffici del porto Riva e delle società che si occupano della gestione dei rifiuti.

Subito dopo la mareggiata, il pubblico ministero Walter Cotugno aveva aperto una inchiesta per verificare se i lavori effettuati al porto fossero stati eseguiti correttamente o se avessero contribuito al disastro causato dalla mareggiata. La diga del porto privato era crollata sotto i colpi del mare provocando l'affondamenti di decine di yacht di lusso e lo spiaggiamento di decine di altri sul lungomare di Rapallo.