cronaca

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 A breve verrà aperta la procedura di licenziamento per 161 lavoratori genovesi della qui Group, l'azienda attiva attiva nei buoni pasto dichiarata fallita dal tribunale lo scorso 7 settembre. Il tavolo al Mise tra sindacati di categoria, curatori fallimentari, consulenti delle aziende partecipate, assessori al Lavoro delle Regioni interessate e il vice capo di gabinetto del Mise Goirgio Sorial: non ha portato buone notizie.

No all'esercizio provvisorio e avvio della procedura di licenzioamento collettivo per 600 dipendenti del gruppo che fa capo all'imprenditore genovese Gregorio Fogliani.

La situazione di Qui! Group "è molto grave e si rischia un importante effetto domino su tutte le partecipate con un totale di circa 600 lavoratori, ma anche sugli esercizi commerciali che vantano crediti nei confronti della capogruppo". Questa la visione unitaria dei sindacati di categoria, Fisascat, Filcams e Uiltucs.

Per la capofila di Qui! Group con 183 dipendenti a Genova "i curatori fallimentari ci hanno parlato di sospensione immediata e automatica dei lavoratori, così come previsto dalla procedura di fallimento". A dirlo è Sandro Pagaria della Filcams Cgil nazionale spiegando che questo provocherà un effetto domino sulle altre aziende partecipate (circa 25 di cui 9 con dipendenti).

A preoccupare è anche la situazione degli esercenti che vantano un credito nei confronti dell'azienda perché non hanno ancora riscosso la loro quota rispetto ai buoni pasto incassati. "Si tratta di un debito di circa 200 milioni di euro, vantato da 123.000 esercizi commerciali", fa notare la la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl, Elena Vanelli, sottolineando che per le piccole attività commerciali crediti della portata di decine di migliaia di euro potrebbero causare un serio problema occupazionale.