cronaca

Castrucci ha ricusato l'organismo perchè ha anticipato "il giudizio" dimostrando "non imparzialità”
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Emanuele Castrucci, 67 anni, professore di filosofia del diritto dell'Università di Siena, collocato in pensione dal 1° gennaio scorso, ha ricusato il Collegio di Disciplina dell'Ateneo senese che dal mese di dicembre, su proposta del rettore Francesco Frati, ha avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti in seguito alla pubblicazione di alcuni tweet che inneggiavano ad Adolf Hitler e al regime nazista.

L'avvocato Lorenzo Borrè, difensore del filosofo, ha inviato al Collegio una lettera in cui spiega che Castrucci ha ricusato l'organismo perchè i suoi componenti hanno anticipato "il giudizio" dimostrando "non imparzialità e mancanza di serenità" verso il suo assistito.

La ricusazione riguarda "il Collegio nella sua attuale composizione" e contempla "la contestuale richiesta che si proceda alla costituzione di nuovo Collegio composto dai membri supplenti". Castrucci è indagato dalla Procura della Spezia, dopo il trasferimento degli atti da Siena, per i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo.


Lo scorso 10 gennaio, al termine di una nuova riunione del Collegio di Disciplina, che aveva preso in esame la memoria difensiva inoltrata dall'avvocato Borrè per conto del docente, Castrucci è rimasto sorpreso dall'apprendere "dalla lettura di alcuni quotidiani di essere stato ritenuto dal Collegio 'privo di dignità accademica' a seguito della sua mancata presentazione all'audizione prevista senza minimamente tener conto del fatto che detta mancata presentazione fosse motivata principalmente dalla volontà di evitare rischi di spettacolarizzazione ovvero contestazioni ingiuriose da parte di terzi".

"Considerate dunque le accuse di 'indegnità accademica'
nonchè le dichiarazioni di biasimo rilasciate, in separata sede, da uno dei componenti di codesto Collegio nei suoi confronti - scrive l'avvocato Borrè nell'atto di ricusazione - il mio assistito ritiene che dette esternazioni denuncino una evidente assenza di serenità o comunque denotino una grave prevenzione nei suoi riguardi - circostanze queste che lo confermano nella convinzione di aver legittimamente scelto di difendersi dalle accuse formulate esclusivamente mediante una memoria difensiva".