cronaca

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Premetto che non mi permetto di giudicare qualsiasi mezzo d’informazione che abbia stretto rapporti economici con Autostrade per l’Italia nazionale o locale.


Ognuno è libero di agire come ritiene meglio.


Ma voglio spiegare a cittadini, politica, istituzioni ed anche a chi subisce
gravi danni e disagi dalla situazione autostradale ligure e chi ha perso famigliari nella tragedia del Ponte Morandi, che cosa stia accadendo nell’informazione sul traffico autostradale in Liguria.

Società Autostrade e una sua società di pubbliche relazioni
ci hanno contattato (personalmente sono stato contattato anche dai vertici dell’azienda) per proporci di inserire spazi a pagamento sul nostro sito dove la loro redazione di Autostrade, fornisce notizie su se stessa.

Ho nettamente rifiutato qualsiasi rapporto economico con questa società
 sempre nelle stesse mani di quando è crollato il Morandi con 43 vittime.

Io non lo dimenticherò mai!


Noi di Primocanale tutti non lo dimenticheremo mai.


Come restiamo da soli noi di Primocanale a denunciare che SIAMO ROVINATI DALLE AUTOSTRADE.

Le notizie che leggo su vari siti a firma My Way Liguria, il nuovo servizio informo di Autostrade Spa,  ed anche un notiziario video che si può vedere cliccando, sono solo notizie sui cantieri e caselli chiusi letti da una bella signorina che ci dice che domani faremo una vita d’inferno ma ce lo dice con il sorriso come se fossimo felici di infilarci nell’ennesimo girone dantesco.

Io e noi di Primocanale a questa presa in giro non ci stiamo.

E tantomeno accettiamo di essere pagati da questa gente per prendervi in giro.

Peraltro ho provato a cliccare su messaggi allerta traffico mentre ero in coda domenica per ben un'ora tra Recco e Genova ma non c’era alcuna notizia di coda.

Né su infotraffico della stessa pagina.

Noi e voi cittadini commercianti imprenditori, professionisti, istituzionj, politici, partiti, associazioni di categoria (certe molto discutibili per quanto siano inspiegabilmente prone al sistema di potere di autostrade) non possiamo accettare di essere uccisi dal sistema autostradale oltre che dal Covid.

Non si può accettare di non avere un piano dettagliato dei prossimi mesi e anni per capire davvero che cosa ci attende.

Ma tutto tace


Sembra che vada bene a tutti così.


A noi no!

Continueremo a Denunciare, cercare la "nostra" informazione

Mandare le "nostre troupe" sulle autostrade.

Liberi di fare noi l’informazione su questa società molto discutibile sotto
processo proprio qui a Genova per il crollo del Morandi, per le falsificazioni di prove, che ben si conoscono, le intercettazioni allucinanti che abbiamo sentito.

Nessun rapporto con questa gente tantomeno gli cederemo spazi a pagamento per edulcorare le sofferenze dei liguri e genovesi.

Per noi questa gente e i suoi azionisti devono pagare miliardi di euro di danni e vorremmo che venissero richiesti indietro tutti gli utili agli azionisti che hanno lucrato sulle nostre spalle.

Altro che chiedere una riduzione dei pedaggi.

Queste non si possono chiamare  autostrade.

I pedaggi proprio non devono esistere!


Ma non è nulla non pagare i pedaggi.

Tutti noi abbiamo diritto a danni enormi e mai e poi mai ognuno di noi non
deve mai dimenticare il 14 agosto del 2018  e le 43 vittime che potevano essere 1000.

Anche se una bella signorina prova a dirvi che domani sarà un altro giorno dove potrete trovare traffico intenso e vi saluta con un bel sorriso.

* Maurizio Rossi, membro Commissione Trasporti del Senato XVII Legislatura