porti e logistica

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 "E' una cosa un po' più che simbolica: Prà si sta reimpossessando del suo territorio e di quello che accade". Il presidente dell'Autorità portuale di Genova, Paolo Emilio Signorini saluta così il cambio di nome del terminal contenitori più grande del porto di Genova e del Nord Tirreno, nato come Vte, poi Psa Voltri pra' e che da oggi sarà formalmente Psa Genova Prà. Un passaggio celebrato con una cerimonia nella sede di Prà del Municipio VII Ponente, presenti tutte le istituzioni. "Mi sembra naturale identificare con Pra' il terminal - commenta l'ad di Psa Italy Gilberto Danesi - E' una richiesta degli abitanti, il nome Vte sparirà - dovremo fare un completo rebranding - l'unico sarà Psa Genova Pra'.


Negli ultimi anni abbiamo fatto molto per avvicinarci alla città: come terminal siamo passati ai mezzi elettrici per cui inquinamento e rumore sono ridotti al minimo. Tutte le gru, di piazzale, di ferrovia e di banchina sono gru elettriche: uno sforzo e un investimento importante". Per il sindaco Marco Bucci è "Un bel segnale di come la città e il porto debbano lavorare insieme ed è evidente che negli ultimi due anni lo stiano facendo". Soddisfatto il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti: "E' una battaglia che la comunità di Pra' ha portato avanti e ha vinto". Ce ne sono altre. "Il cambio del nome non è un'iniziativa isolata - spiega Signorini -. Abbiamo consegnato i lavori di elettrificazione delle banchine l'8 maggio, affideremo i lavori della prima fase delle dune di Pra' nel giro di due mesi e installeremo le nuove centraline per la rilevazione delle emissioni acustiche con un progetto europeo". Psa Genova Pra' da solo movimenta il 60% dei contenitori del porto di Genova, può servire contemporaneamente due navi portacontainer fino a 18 mila teus e solo nell'ultimo mese ha movimentato 148 mila teus.
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