Economia

1 minuto e 23 secondi di lettura
"Un provvedimento inaccettabile, uno schiaffo pesante e inopportuno nei confronti dei Comuni''. Così il Sindaco di Genova e delegato alle Citta portuali dell'Anci, Marta Vincenzi, commenta l'approvazione del disegno di legge che riforma l'ordinamento dei porti italiani. "Chiederemo - continua - che la questione sia messa all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Nazionale Anci e organizzeremo un incontro delle città portuali, dando mandato al presidente Chiamparino di portare il tema al confronto con il Governo". "Con la legge si delinea una sorta di commissariamento dei porti da parte del Governo - continua il sindaco Vincenzi - con i Comuni completamente esautorati da ogni decisione. La legge non raccoglie le esigenze più volte manifestate dalle città, sprecando quella che poteva essere una buona occasione per recuperare il ritardo storico del sistema portuale nazionale, mettendoci in competizione con gli altri Paesi del Mediterraneo per cogliere, al termine della crisi, l'opportunità di dare nuovo impulso all'economia. Di fronte all'esigenza di un sostanziale riordino delle autorità portuali, della politica dei porti e della logistica integrata, si preferisce privare i porti stessi di ogni autonomia finanziaria. E' una banalizzazione del problema, è il riaffermarsi di un centralismo burocratico che stride fortemente con i precetti del tanto decantato federalismo". La delusione di Vincenzi è ancora più evidente dopo che, solo poche settimane fa, a Genova, c'era stato un incontro al quale avevano partecipato tutti gli interessati alla materia della riforma, compreso Luigi Grillo, presidente della Commissione trasporti del Senato e relatore della proposta di riforma. In quell'occasione era stata ribadita la necessità di considerare l'esigenza di copianificazione tra città e territori.