porti e logistica

La denuncia del presidente di Federagenti
1 minuto e 4 secondi di lettura
"La problematica devastante dei collegamenti infrastrutturali terrestri, soprattutto in Liguria, rischia di vanificare gli investimenti che sono stati fatti nei porti". Lo ha detto Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, la Federazione degli agenti marittimi italiani. "Il 2020 sarà l'anno della piena operatività di Vado Gateway, il nuovo terminal container di Vado Ligure e vedrà il grande rilancio del porto di Gioia Tauro per il transhipment, e a Genova dovrebbe entrare in funzione il terminal di calata Bettolo", elenca Duci.

"Sono elementi che lasciano pensare a una possibilità concreta di crescita per il sistema Italia, che però sconta la fragilità del versante infrastrutturale terrestre. Mentre per anni abbiamo parlato delle criticità del sistema ferroviario come tema chiave, oggi il sistema stradale sta collassando e crea forti criticità per un'area, da Savona a La Spezia, che copre quasi il 50% del traffico container con destinazione Italia", prosegue Duci.

La piattaforma portuale più importante d'Italia
, Genova-Savona-Vado, cresce sul mare ma sul versante terrestre rischia l'isolamento. "Nel 2020 dovremmo vedere il nuovo ponte sul Polcevera ma è fondamentale che venga risolto, e non si ripeta, quanto accaduto nel 2019. Serve un'opera di consolidamento e controllo dell'intera rete autostradale esistente", ha concluso il presidente di Federagenti.