porti e logistica

Lettera a Signorini per sbloccare l'ingresso in porto
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 "Raggiungere Genova a causa delle incredibili condizioni della rete autostradale che ci circonda è già un'impresa difficilissima, se una volta arrivata in porto la merce impiega altre ore ad entrare nei terminal la situazione diventa insostenibile".

Paolo Pessina, presidente di Assagenti, l'associazione degli agenti marittimi genovesi ha scritto al presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini (senza avere ancora ottenuto risposta) dopo le segnalazioni degli associati sulle code, soprattutto all'ingresso del terminal Sech, nel bacino di Sampierdarena, che si ripercuotono anche sulla viabilità cittadina, e ribadisce che code e intasamenti non sono più sopportabili. A fine luglio Pessina era già intervenuto sul problema dell'intasamento del nodo di San Benigno e la situazione del porto vecchio, quando era stata comunicata anche la chiusura per quasi un mese della ferrovia che serve il bacino di Sampierdarena. Ma superata l'estate ora i problemi si stanno ripresentando.

"Questa volta il collo di bottiglia è rappresentato dall'ingresso nei terminal - scrive Assagenti - in una situazione di forti volumi, scarsità di automezzi e carenza di autisti come quella attuale, quanto sta succedendo non può essere tollerato e vanno prese rapidamente misure per garantire al mondo dei trasporti e a tutta la filiera logistica tempi certi del ciclo dei terminal, il rischio è che i costi possano aggravarsi o, peggio ancora, che la merce scelga altri porti". E per risolvere la situazione Pessina sottolinea "E' indispensabile che chi ha competenze di authority svolga il suo ruolo di regia e coordinamento".