porti e logistica

1 minuto e 21 secondi di lettura
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite l’Ufficio ispettivo territoriale (Uit) di Roma, con l'ausilio di esperti delle Università di Trento, Roma La Sapienza, Federico II Napoli, Politecnico di Torino e Università di Chieti, sta elaborando un documento che conterrà indicazioni omogenee e puntuali per le società concessionarie sui criteri da tenere un considerazione nella valutazione della sicurezza dei viadotti.

La necessità di stilare questo vademecum per i concessionari autostradali nasce dalle verifiche disposte dal Ministro Danilo Toninelli, ed effettuate dall’Uit di Roma, su almeno 150 viadotti sparsi sulle autostrade italiane del Centro-Sud. L’ufficio preposto del Mit ha rilevato una estrema eterogeneità nella valutazione della sicurezza da parte delle società concessionarie e ha dunque espresso la necessità di stilare delle linee guida uniche valide per tutti.

Proprio per verificare quali debbano essere le pratiche che i concessionari dovranno utilizzare per monitorare lo stato di salute dei viadotti, il Mit, sempre con l’ausilio delle università coinvolte, avvierà a fine giugno un campo prove, come “caso studio”, in seno alla rete gestita da Autostrade per l'Italia, portando a collasso il viadotto Alveo Vecchio, sulla A16 Napoli-Canosa, da tempo abbandonato.

Si tratterà di prove di inestimabile interesse scientifico, uniche nel settore, che consentiranno di studiare il comportamento reale dei viadotti in condizioni critiche di esercizio e di collasso, e daranno la possibilità di raccogliere informazioni preziose sugli standard di sicurezza, con particolare riferimento alle indagini sulle grandezze che governano la resistenza e la durabilità delle strutture, da inserire nelle linee guida ai concessionari.