cronaca

Sanificazione ancora più approfondita rispetto a quella dei giorni scorsi
2 minuti e 55 secondi di lettura
Sono circa una ventina gli operai che lavorano nel cantiere del nuovo ponte di Genova Polcevera che sono stati individuati come la cerchia più ristretta dei contatti avuti dall'operaio risultato positivo al coronavirus, secondo l'indagine svolta dal datore di lavoro in collaborazione con l'azienda sanitaria locale. Lo ha reso noto la struttura commissariale per la ricostruzione del Ponte Morandi.

"La Asl, al termine dei dovuti controlli
, indicherà quali e quante persone comprese tra i contatti stretti dovranno iniziare un periodo di quarantena, come previsto dalla legge per prevenire la diffusione di Covid-19. Gli altri addetti della stessa azienda potranno tornare a lavorare. Nell'attesa di completare le indagini, le maestranze dell'azienda erano state tenute fuori dal cantiere in via precauzionale", ha scritto in una nota la struttura commissariale.

"Con l'occasione si è intanto proceduto
a una ulteriore pulizia straordinaria dell'area di cantiere, sanificando ulteriormente tutti gli spazi comuni e le cabine di guida di tutti i mezzi. Il lavoro nel cantiere procede, seguendo e applicando alla lettera il punto 8 della Circolare del Mit e il piano operativo di sicurezza del cantiere, che prevedono, in caso di una manifestazione sintomatica in cantiere, l'isolamento del soggetto, l'individuazione dei contatti stretti e la collaborazione con Asl 'al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena", conclude la nota.

La volontà politica è quella di  proseguire con i lavori. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha ribadito che il cantiere non deve chiudere nonostante il primo caso di Covid-19 riscontrato su un operaio. Anche il consorzio dei costruttori, PerGenova, è pronto a mettere in atto tutte le misure necessarie. Ma i lavori rischiano di dover rallentare per forza di cose. L'operaio positivo al Coronavirus, che non ha più febbre ed è ora isolato in cura in una camera d'albergo, è dipendente della Fagioli, una delle aziende con il maggior numero di addetti fra quelle in azione sul viadotto.

Il governatore ligure ha sentito il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli. "Le ho fatto presente che è intenzione delle istituzioni locali liguri continuare a lavorare non solo per il Ponte di Genova, cosa scontata, ma su tutti i cantieri contro il dissesto idrogeologico, il rischio idraulico e il recupero dei danni provocati dalle ultime alluvioni, a partire dallo scolmatore del Bisagno", ha ribadito Toti nel corso del punto stampa sull'emergenza coronavirus.

"Che ci sia un rallentamento è evidente
ma la sicurezza delle persone è la priorita'", ha affermato il sindaco e commissario Marco Bucci. Nelle ultime ore gran parte delle lavorazioni è stata sospesa a causa del forte vento che soffia sulla vallata e nei prossimi giorni non è previsto il varo di campate. PerGenova, in accordo con la Asl, ha dato avvio a una sanificazione, ancora più approfondita rispetto a quella effettuata nei giorni scorsi, negli spazi comuni, docce, mense, spogliatoi e mezzi di lavoro.


Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil insieme a Cgil Cisl Uil Confederali di Genova hanno svolto una videoconferenza con il Sindaco e Commissario Marco Bucci. Nel corso della riunione è emersa la necessita della creazione di un Comitato sulla sicurezza composto dalle aziende che operano nel cantiere e le Organizzazioni sindacali per monitorare ulteriormente l'applicazione dei protocolli firmati a tutela della salute e della sicurezza delle maestranze coinvolte. I sindacati e i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza potranno entrare nel cantiere per tutte le verifiche e dialogheranno quotidianamente con la Asl.