cronaca

Sui tempi "bisogna chiedere al commissario Bucci"
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"Per la realizzazione del nuovo ponte stiamo facendo nei nostri cantieri tutte le attività che possiamo fare per essere pronti al momento opportuno. Certo se non si smaltiscono le macerie del ponte Morandi è difficile iniziare con la costruzione". Così l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha risposto ai cornisti arrivando alla conferenza organizzativa nazionale della Cisl a Roma.

Che tempi ci vorranno? "Questo va chiesto al commissario Bucci. Appena si potrà partire noi siamo pronti", ha spiegato Bono. Il numero uno di Fincantieri partecipa a una tavola rotonda con gli amministratori delegati di Poste Italiane e Telecom Italia, rispettivamente Matteo Del Fante e Luigi Gubitosi, il responsabile della raffinazione di Eni, Giuseppe Ricci, e il responsabile della direzione investimenti di Rfi, Vincenzo Macello.

Intanto, le aziende che operano intorno ai resti di Ponte Morandi possono fare più rumore, anche di notte. E' quanto concesso dal Comune di Genova dopo una richiesta dei titolari dell'azienda Omini, per l'Ati dei demolitori, per consentire di svolgere con maggiore velocità le varie attività. La deroga è relativa agli orari e ai limiti di rumore, vista l'eccezionalità delle opere e visto il parere di Arpal, ed e' relativa sia alle aree di via Porro e limitrofe sia a quelle del cantiere ovest.

Per quanto riguarda le emissioni sonore si andrà da un minimo di 60 decibel da mezzanotte alle 6 del mattino a un massimo di 80 decibel nelle ore di attività più intensa. Nell'autorizzazione si legge che alla fine dei 60 giorni di durata della deroga, le aziende dovranno far pervenire una "verifica fonometrica assistita", ossia un'indagine più accurata di un semplice monitoraggio. L'autorizzazione prevede inoltre che i cittadini siano informati del cambiamento e abbiano un numero telefonico a cui rivolgersi per avere informazioni.