cronaca

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 "Siamo a Genova per spirito di servizio, in un progetto come la ricostruzione del ponte Morandi non si entra per fare utili. Tanti nostri operai che lavorano al Terzo valico sono liguri e noi vogliamo essere loro vicini. Con Fincantieri e gli altri partner ci sentiamo attrezzati per aiutare una città che senza quel ponte sta morendo, non può aspettare oltre. L'ho detto più volte e lo confermo: si può fare in un anno". Lo dice l'ad di Salini-Impregilo, Pietro Salini, parte di una cordata data in pole per ottenere i lavori di ricostruzione del ponte di Genova.

"In Italia da molti anni non facciamo piani organici per le infrastrutture, la politica non riesce a dare una chiara prospettiva di sviluppo, a dire cosa vogliamo come Paese e che futuro vogliamo per noi e per i nostri figli. Il vero cambiamento di oggi sarebbe avere finalmente un piano chiaro per i trasporti, per l'energia, per l'acqua, per i rifiuti".