cronaca

Le parole dei familiari
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"Questo è un messaggio per i responsabili. Il crollo del ponte Morandi non è stata una calamità naturale, ma una tragedia avvenuta per mano di qualcuno. I responsabili si mettano una mano sulla coscienza e pensino a come si sarebbero sentiti, loro, se fossero stati al posto di quelle 43 persone o fossero stati parenti delle vittime. Due anni di dolore immenso. Vorrei che questo messaggio arrivasse anche a coloro che erano contrari alla revoca della gestione del tratto autostradale" commenta Nadia Possetti, sorella della vittima Claudia, ai microfoni di Primocanale a margine della cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte sul Polcevera.


"Il ponte Genova San Giorgio viene ora usato per fare campagna elettorale. Una vergogna. Io mi vergogno di essere italiana se l'inaugurazione di un ponte viene usata per fare propaganda. Dobbiamo riflettere sul perché ora c'è questo ponte, cosa c'era prima? Chi è responsabile lo sa di esserlo" conclude Nadia Possetti.