cronaca

La cronologia dal 14 agosto 2018 a oggi
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Dal giorno del crollo a oggi, ecco i momenti cardine che hanno segnato il primo anno senza il ponte Morandi.


Alle 11.36 di quel fatidico 14 agosto 2018, una sezione di circa 200 metri, comprendente la pila 9, del viadotto Polcevera, crolla. Muoiono 43 persone, i feriti sono 16, 566 gli sfollati dalle case sotto il ponte.


Il 18 agosto, 8000 cittadini partecipano ai funerali di Stato. Ci sono il presidente della Repubblica Mattarella, il premier Conte, i ministri e i vertici di Autostrade. All'appello anche le due squadre di calcio del capoluogo ligure. Applausi ai vigili del fuoco.


Il 20 agosto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti viene nominato commissario delegato per fare fronte all'emergenza. La stessa ordinanza stanzia 33 milioni per le prime emergenze. A nemmeno una settimana dal crollo, i primi 11 nuclei familiari sfollati da via Porro e via Campasso entrano nelle nuove case. L'emergenza abitava si chiuderà definitivamente a novembre.


I primi indagati vengono resi noti il 6 settembre. Sono 20 persone e Aspi. Le accuse: omicidio colposo plurimo, disastro colposo, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Ci sono, tra gli altri, il presidente e l'Ad di Aspi, Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci,e i funzionari del Mit Vincenzo Cinelli, Mauro Coletta, Giovanni Proietti e Bruno Santoro. Oggi gli indagati sono 74 e 2 società Aspi e Spea.


Il giorno seguente, Renzo Piano presenta la sua idea di ponte. "Questo ponte dovrà durare mille anni", dice portando in Regione il progetto anticipato qualche giorno prima e che regala. Presente anche l'ad di Aspi Castellucci che involontariamente fa cadere il plastico.


In una Genova con il traffico in tilt senza il ponte, il 19 settembre viene aperta a tempi record via Della Superba, strada in ambito portuale che sgravare la viabilità dai tir diretti ai terminal. A ottobre Marco Bucci viene designato commissario straordinario alla ricostruzione.


Dopo due mesi di discussioni e l'approvazione alla Camera, il 15 novembre anche palazzo Madama approva il decreto Genova. Contiene i poteri del commissario alla ricostruzione, le indicazioni per gli indennizzi agli sfollati e gli aiuti a cittadini e imprese, con norme ad hoc per porto e autotrasporto, l'istituzione di una zona franca urbana. Il decreto stabilisce che sarà Aspi a pagare ma vengono stanziati 30 mln all'anno in caso la società non rispettasse l'obbligo.


Il 18 dicembre la struttura commissariale sceglie il progetto di Piano: un ponte - nave presentato dalla cordata Salini Impregilo con Fincantieri. Il progetto vince la sfida con quelli firmati dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava e proposti da Cimolai. Alla chiamata lanciata dalla struttura commissariale erano arrivati 15 progetti da tutto il mondo.


Il 9 febbraio 2019 inizia la demolizione con taglio e smontaggio dell'impalcato tra le pile 7 e 8, mentre a marzo vengono pagati i primi risarcimenti alle aziende danneggiate. Il commissario per l'emergenza Toti firma il primo provvedimento di liquidazione a favore della Camera di Commercio per i risarcimenti alle prime 13 aziende.


Il 4 giugno inizia la demolizione delle case sotto il ponte. Dopo 4 ritorni degli sfollati alle case per recuperare il possibile, una pinza meccanica smantella via via i palazzi sotto il moncone est del Morandi. Il lavoro termina il primo agosto. 


Il 25 giugno inizia la ricostruzione del 'Ponte per Genova'. Prima gettata di cemento per la futura pila 9: parte la ricostruzione del ponte. Presente Toninelli.


Il 28 giugno l'epilogo: i resti del Morandi vengono fatti implodere. Con 680 chili di esplosivo il troncone est di ponte Morandi viene abbattuto. L'intervento prevede l'utilizzo di grandi quantità d'acqua per limitare la dispersione delle polveri, tra cui una minima quantità di fibre di amianto. I residenti sfollati sono 3170. Una operazione del genere in un centro urbano non era mai stata compiuta.