cronaca

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 Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi è andato oggi nell'hangar dove sono custoditi i reperti di ponte Morandi catalogati dai periti e dai consulenti, tra i quali il numero 132 che potrebbe risultare decisivo per le indagini. "Questo reperto è uno dei più grossi - ha commentato il procuratore - e potrebbe essere fondamentale per permetterci di risalire alle cause del disastro". Nell'hangar, Cozzi ha potuto verificare che "il lavoro svolto da vigili del fuoco, consulenti e periti sembra fatto a regola d'arte".

Ha anche compiuto stamani un sopralluogo in via Perlasca, ancora chiusa per la presenza delle macerie del ponte Morandi, in vista di una possibile riapertura della strada, chiusa dal 14 agosto. "Ci sono ancora grandi macerie", ha commentato il procuratore. "Stiamo valutando il modo di riuscire a rimuoverle senza creare intralcio alle indagini". Il procuratore è in contatto con il commissario per la ricostruzione del ponte, Marco Bucci, che ha chiesto una valutazione sui tempi e i modi per riaprire via Perlasca, strada che corre lungo il Polcevera e che è stata riaperta il 6 settembre scorso solo in un tratto. Cozzi ha sottolineato che la procura ha ben presente la "necessità di bilanciare le esigenze investigative con quelle della popolazione".