cronaca

Le operazioni vanno avanti. La struttura è chiusa al traffico da due anni
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Un leggero ritardo rispetto ai piani iniziali. Ora l'obiettivo fissato nel calendario è vedere le auto transitare sopra il ponte del Lagaccio a Genova entro la fine dell'anno.

Il ponte è chiuso da ormai due anni. L'estate scorsa sono stati aggiudicati i lavori nel mentre ci sono stati i problemi causati dalle abbondanti piogge autunnali prima e dall'emergenza covid che hanno rallentato le operazioni. Poi si è andati avanti con lo spostamento dei sottoservizi conclusi a maggio giugno, poi è iniziata la demolizione di una parte della struttura, quella centrale.

"Il ponte venne chiuso sull'onda emotiva del crollo di ponte Morandi, la struttura era monitorata dal 2011 perché nel tempo aveva manifestato il cedimento delle fondazioni di una delle pile. Il cedimento era dovuto al fatto che il terreno sotto la fondazione è un terreno di riporto fatto ai tempi dell'eliminazione del lago" spiega l'ingegnere Gianluigi Gatti, dirigente settore manutenzione strade del Comune di Genova.

Durante la chiusura di questi due anni è stato realizzato un doppio bypass per permettere ai mezzi di muoversi nella zona. Ma non sarà tutto il ponte ad essere abbattuto e ricostruito ma solo la parte centrale. "Le due campate laterali contiamo dopo il collaudo di conservarle - racconta ancora Gatti -. Ora sono partite le operazioni per la realizzazione delle fondazioni speciali che devono arrivare a una profondità di 31 metri dove si trova un terreno stabile. abbiamo avuto qualche difficoltà ma puntiamo a ridurre quanto più possibile il ritardo. Abbiamo chieste alle aziende che si stanno occupando del lavoro di proseguire con la produzione dei pezzi in modo da essere subito pronti a realizzare la soletta e quindi riaprire il ponte". Il costo per la realizzazione dell'opera è di 1,7 milioni circa, così come previsto dal bando vinto dalle aziende che si sono aggiudicate il lavoro".