cronaca

I commenti sulla piccola figlia di nigeriani sono poi stati rimossi
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E’ stato costretto a intervenire, dopo un fiume di commenti razzisti comparsi sulla sua pagina Facebook, il presidente della regione Giovanni Toti, dopo aver postato una foto della prima nata al San Martino di Genova.

A scatenare le polemiche la foto che mostra una mamma che tiene in braccio la piccola Graetel, appena nata. Il parto è avvenuto alle ore 3.50 ed è stata data alla luce da una mamma di origine nigeriane da parte di entrambi i genitori, e la bimba è la loro secondogenita (LEGGI QUI).



“Diamo il benvenuto ai primi liguri nati nel 2021! Siete la nostra speranza, il nostro futuro, la forza per non mollare in questo nuovo anno che è appena iniziato. Benvenuti al mondo piccoli e auguri alle vostre famiglie a nome mio e di tutta la Liguria”, questo il messaggio che accompagna il post del presidente Toti e sul quale si sono scatenati i commenti razzisti.

Il presidente Toti è stato costretto a intervenire in prima persona per replicare ai tanti commenti razzisti che stavano invadendo la sua bacheca e che sono stati poi rimossi. Eccone alcuni: “Nata in Liguria, ma somala o africana a prescindere...”. “Questo non è vero. Come non è vero che chi nasce in Italia è italiano. Cosa hanno di ligure questi signori? Ma cosa sta dicendo?”. “Stupido e iprocrita pietismo”, e così via.


“Chi nasce in Liguria è ligure!”, la risposta del presidente Toti che poi ha assicurato la rimozione dei commenti razzisti e ha infi:ne affermato: "Una bambina che viene al mondo è una benedizione e va accolta come tale, senza polemiche inutili e dannose a qualsiasi dibattito democratico. Proviamo a iniziare il 2021 con un nuovo passo”.


E da questa vicenda, nasce la prima diatriba dell'anno con il capogruppo in Regione della Lega, Stefano Mai, che ha preso le distanze dal post del presidente della Regione: "Non si può definire italiano, né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri. Auguri e benvenuti a tutti i nuovi nati del 2021 in Liguria, ma ribadiamo che per essere italiani e liguri sia necessario intraprendere un percorso ben definito e quindi richiedere successivamente la cittadinanza, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. No allo Ius soli".


(Nella foto Greatel, la prima nata al San Martino di Genova)