cronaca

Questa mattina la protesta di duecento lavoratori in Regione
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"Chiediamo un atto di responsabilità al Governo e a tutti i gruppi parlamentari per avere la certezza che l'emendamento per il riconoscimento dei benefici per i lavoratori esposti al rischio amianto diventi una norma di legge e sani così' una volta per tutte la vicenda amianto a Genova".

Lo ha detto l'assessore al lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco al termine dell'incontro in consiglio regionale con una rappresentanza di lavoratori e sindacati che attendono da anni il riconoscimento dei benefici. Parole che arrivano dopo la protesta di questa mattina da parte di oltre duecento lavoratori che si sono dati appuntamento in via Fieschi per dire basta a una vicenda che si trascina da anni. Proprio oggi, Antonio Perziano, rappresentante CGIL, ha denunciato la situazione che coinvolge centinaia di lavoratori indagati che hanno beneficiato della legge sull’amianto e adesso sono indagati. Si tratta di “centinaia di persone a cui è stata revocata la certificazione di esposizione all’amianto già rilasciata dall’INAIL. Lavoratori esposti, come dimostrano i dati che abbiamo diffuso questa mattina”

Ed ecco la risposta delle istituzioni, in questo caso Enrico Vesco: "Fin dall'inizio come Regione Liguria abbiamo seguito la vicenda dei benefici per l'esposizione all'amianto - ha spiegato - sono stati aperti molti tavoli con quattro sottosegretari e anche col Ministro, tanto che è diventata una questione imbarazzante. Ora serve una soluzione politica che chiami in causa il Governo e i capigruppo di tutti i partiti sia alla Camera che al Senato per approvare definitivamente l' emendamento, precedentemente bocciato in Commissione, in cui si restituiscono le certificazioni a tutti i lavoratori interessati, attraverso la legge Finanziaria". Solo così, secondo Vesco, chiedendo un atto di responsabilità all'esecutivo e ai gruppi parlamentari, si potrà avere la certezza che il testo in questione diventi una norma di legge. L'emendamento in questione riguarderebbe circa 800 lavoratori che sono stati esposti al rischio amianto, lavorando in varie aziende liguri e oggi chiedono di poter accedere ai benefici previdenziali previsti e il riconoscimento dei loro diritti.