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La trattativa fra Pd e Movimento Cinque Stelle è ufficialmente partita. La formazione del nuovo esecutivo giallo rosso resta un percorso complicato, ma i due leader dei due partiti si sono incontrati. E ora il contratto di governo può essere scritto, Di Maio e Zingaretti ci stanno provando pur sapendo che ci sono diversi ostacoli da superare che vanno dal programma alla composizione della squadra: e intanto è cominciato il totonomi che riguarda in primis il ruolo del premier, ma anche la scelta dei ministri.


E c’è anche un ligure tra quelli che sono finiti nei rumors delle ultime ore. Il nome è quello di Andrea Orlando – oggi vicesegretario Pd – che punterebbe ad un ritorno al ministero di grazia e giustizia. Ma la Liguria è al centro delle polemiche e della cronaca politica nazionale anche per le bagarre sulla gronda. Il ministro delle infrastrutture Toninelli è tornato a parlare dell’opera: "Vogliamo che si faccia quella per Genova, non quella per i Benetton".

Insomma sul tracciato i Cinque Stelle insistono che il percorso deve ripartire. Le istituzioni liguri, Regione in testa, criticano duramente Toninelli, ricordando gli espropri già effettuati per far partire i lavori.
Sempre a proposito di gronda, nel Pd ligure si cerca di evitare su questo tema lo scontro con i pentastellati, pur nella consapevolezza che sui temi legati alle infrastrutture, le visioni sono molto diverse. E a proposito di totoministri, sembra certo che comunque Toninelli debba lasciare il dicastero dei trasporti probabilmente a favore di Patuanelli, capogruppo in Senato sempre dei 5 stelle.

Infine uno suggestione: nei corridoi delle sedi dei partiti si comincia a parlare di un accordo giallo-rosso che vada oltre il nascituro governo: se Pd e 5 stelle diventassero alleati anche alle prossime regionali, anche in Liguria molto potrebbe cambiare in vista della prossima campagna elettorale.