cronaca

I genitori: "Siamo sicuri, manca l'ufficialità per motivi burocratici"
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A confermarlo è stato il padre Alberto: "Nostra figlia è morta". Valeria Solesin, 28 anni, di Venezia, è la vittima italiana della strage di Parigi. Il simbolo di un evento che riunisce tutto il mondo in una tetra pagina di storia, senza confini e senza nazionalità.

Valeria era un "cervello in fuga" come tanti, stava preparando un dottorato in demografia alla Sorbona. C'era anche lei al Bataclan, insieme al fidanzato e ad altri amici. Stavano entrando proprio quando è cominciata la sparatoria. L'ultima a vederla è stata una ragazza del gruppo, poi è stato il caos. Alle telefonate del fidanzato si sono aggiunte quelle del Consolato italiano e della Farnesina: "Valeria potrebbe essere morta là dentro".

"Siamo sicuri, manca l'ufficialità per motivi burocratici", hanno detto i genitori fuori dalla loro casa nel sestiere di Canareggio. Tra le altre attività, Valeria era volontaria di Emergency e ha lavorato ha stretto contatto con i senzatetto parigini. Ai giornalisti i genitori hanno detto poche parole: "Ricordate che era una persona, una cittadina, una studiosa meravigliosa. Ci mancherà molto e mancherà al nostro Paese".