cronaca

Evacuata parte della popolazione
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Sono iniziate di prima mattina le operazioni di rimozione dell'ordigno bellico rinvenuto lo scorso 14 giugno sul territorio del comune di Campo Ligure, nell'alveo del torrente Stura. Si tratta di una bomba d'aereo di fabbricazione americana del peso di 500 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale che comporterà l'evacuazione di circa 1200 persone, compresi gli ospiti di una residenza per anziani e di una residenza protetta.

L'ubicazione dell'area dell'ordigno ha reso necessario disporre, dalle ore 06.00 di domenica 12 luglio e fino a cessate esigenze, l'interruzione della circolazione per tutte le categorie di veicoli, in ogni direzione, lungo i tratti dell'autostrada A26 ricompresi nella provincia di Genova: il traffico veicolare sarà, pertanto, deviato sull'A6 e sull'A7; sarà sospeso altresì, a partire dalle ore 08.00, il transito sulla statale 456 del Turchino e sulla S.P. 69 Capanne di Marcarolo e dalle ore 09.00 la circolazione ferroviaria sulla linea Genova - Acqui Terme. L'intervento, ricorda la Prefettura, sarà eseguito a cura dei Guastatori del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano che, nei giorni scorsi, hanno completato le operazioni propedeutiche di messa in sicurezza e consolidamento del sito di ritrovamento.

Le complesse fasi organizzative preordinate alla bonifica dell'ordigno sono state messe a punto nel corso di una serie di incontri tenutisi in Prefettura in sede di Centro Coordinamento Soccorsi che ha definito il piano d'intervento, reso esecutivo con ordinanza del Prefetto di Genova. Alle attività operative che si succederanno nel corso della giornata concorreranno Forze di Polizia territoriali e locali, Vigili del Fuoco, personale medico sanitario e volontariato di protezione civile. A partire dalle ore 06.00 e fino alle ore 09.30, sarà eseguito a Campo Ligure lo sgombero di tutti gli edifici insistenti nell'area c.d. "rossa", ricompresa nel raggio di 660 metri dal luogo di rinvenimento dell'ordigno.

Dalle ore 09.30 alle 10.00, invece, personale volontario della protezione civile, coadiuvato dalle Forze dell'ordine e dalla Polizia Locale ha verificato l'avvenuto completamento delle procedure di evacuazione in cui saranno coinvolte circa 1.200 persone che attenderanno la fine delle operazioni in un'area di accoglienza, allestita per l'occasione nei locali della Pro Loco di Masone. La prossimità alla zona dell'ordigno ha reso necessario anche il trasferimento degli ospiti di una Residenza per Anziani e di una Residenza Protetta, entrambe ubicate nella c.d. "zona rossa". Gli assistiti, previa valutazione di personale medico, sono stati trasportati in sicurezza in un ospedale da campo e in un'area per ospiti, appositamente allestiti nei locali dell'ex Ferriera del Comune di Rossiglione dalla Croce Rossa Italiana, che ne curerà la gestione assieme a personale medico dell'ASL 3, del Servizio 118 e delle strutture residenziali.

Per tutta la durata dello sgombero, eseguito in attuazione di un piano allestito dal Comune di Campo Ligure, sarà attivo un apposito servizio anti sciacallaggio, con l'ausilio di droni, a tutela dell'integrità delle abitazioni. Con inizio dal limite della zona rossa, è stata altresì circoscritta una c.d. "area gialla", avente un raggio di 1820 metri dal luogo di rinvenimento dell'ordigno, soggetta a interdizione al transito e allo stazionamento all'aperto e in cui sarà obbligatorio permanere, per tutta la durata delle operazioni, all'interno degli edifici. Conclusa l'evacuazione, gli specialisti del 32° Reggimento Genio Guastatori eseguiranno gli interventi necessari a rendere inerte l'ordigno, permettendone la successiva movimentazione in sicurezza e il trasferimento, con un servizio di scorta assicurato dalla Polizia Stradale, a Genova Pegli, presso la "Edilcave" dove sarà eseguita la neutralizzazione della bomba mediante combustione dell'esplosivo.

Anche l'esecuzione di quest'ultima operazione richiede una evacuazione precauzionale, disposta con apposita ordinanza del Sindaco del Comune di Genova, su un'area di 550 metri intorno alla cava. Tutte le operazioni saranno seguite da un Posto di Comando Avanzato costituito presso il Comune di Masone, attivato al fine di garantire un centro di coordinamento in loco. A partire dalle ore 07.00 di domenica, inoltre, sarà attivo in Prefettura, fino a cessate esigenze, il Centro Coordinamento Soccorsi per ogni necessario intervento di supporto e di raccordo di tutte le attività programmate.


''Un sincero e sentito ringraziamento per la vostra grande disponibilità, testimonianza di come l'Esercito è sempre vicino alle esigenze della collettività. Lo spirito di sacrificio, l'impegno e la generosità che caratterizzano tutti gli uomini e le donne in uniforme, confermano la percezione che i cittadini hanno delle Forze armate, quale strumento sempre più al servizio della comunità'' così ha commentato il sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo.