Cronaca

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Notte difficile per Katerina Mathas, mamma di Alessandro, il bimbo ucciso nella notte tra il 15 e il 16 marzo, e per il compagno Antonio Rasero, entrambi accusati di omicidio. Ieri pomeriggio i due hanno iniziato un interrogatorio durato tutta la notte. "Ha ucciso mio figlio, deve andare in galera”, questo l'urlo di Katerina Mathas all’arrivo in Tribunale, a Genova. "Hanno detto che mi vendevo per droga e non é vero. Ve la farò pagare", ha aggiunto la Mathas. Durante l'interrogatorio la versione dei fatti, da parte di Rasero, è cambiata diverse volte tanto da fare arrabbiare il magistrato, sino al momento in cui nella stanza è entrato M. Haller, l’uomo che lo avrebbe visto picchiare il piccolo Ale, qualche settimana fa. I due si sono confrontati per oltre un’ora e mezza. "I confronti sono stati accesi. Haller ha minacciato il mio assistito e abbiamo dovuto interrompere", ha detto Giuseppe Nadalini, avvocato di Rasero, in diretta su Primocanale. "Sono volati insulti anche da parte della Mathas durante il confronto con il mio assistito", ha aggiunto Nadalini. Haller, subito dopo la morte del bimbo, aveva raccontato che, durante una crisi di pianto del bambino, Rasero si era chiuso in bagno con il piccolo e gli aveva messo la testa sotto l’acqua fredda. Intanto i verbali di entrambi gli interrogatori sono stati secretati. La Mathas ha incontrato anche Bruno, l'amico di lei, che ha ospitato il piccolo Ale poco prima della sua morte. "Io però non ho partecipato", ha detto Nadalini. Le prime perizie avrebbero anche accertato che il morso sul piedino del bimbo è di un uomo: il dna sarà ora confrontato con quello di Antonio Rasero.