cronaca

Aveva ucciso l'ex moglie durante una serata di karaoke in via Nizza
2 minuti e 36 secondi di lettura
Domenico "Mimmo" Massari rischia l'ergastolo. Aveva ucciso con cinque colpi di pistola l'ex moglie Deborah Ballesio lo scorso 13 luglio, irrompendo durante una serata di karaoke ai Bagni AQuario di Savona.


Il processo in Corte d’assise in Tribunale a Savona è previsto per il prossimo 9 gennaio. L'accusa per il killer è di omicidio volontario premeditato. Il pm Chiara Venturi aveva infatti richiesto al gip Fiorenza Giorgi il giudizio immediato dopo la confessione del killer. I familiari di Deborah Ballesio e le tre persone rimaste ferite la sera dell’omicidio potranno costituirsi come parti civili al processo.


Passate 24 ore dall'omicidio, Massari si era costituitoa Sanremo, presentandosi davanti alla casa circondariale di Valle Armea e sparando tre colpi di pistola in aria per attirare al'attenzione e ammettendo di essere lui l’assassino dell’ex moglie Deborah Ballesio.


IL FATTO:


Deborah è morta dopo cinque colpi di pistola. A sparare è stato l'ex marito Domenico Massari, 48 anni, che subito dopo si è dato alla fuga. La notte di follia e sangue si consuma al ristorante del bagno 'aQuario' in via Nizza a Savona. Sono circa le 22.30 quando l'uomo, meccanico ora disoccupato, entra nel locale armato passando dalla spiaggia, vede l'ex moglie, le urla qualcosa e poi fa fuoco. Deborah cade a terra, è già senza vita. Nella sparatoria restano ferite altre tre persone, tra queste anche una bambina ferita di striscio che dopo le cure del caso è stata prima trasportata in ospedale e poi dimessa nel corso della notte.


Anche per gli altri feriti si è reso rende necessario il trasporto in ospedale. Si tratta di una donna di 55 anni con un proiettile in una gamba, trasportata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dimessa con 30 giorni di prognosi. La seconda ferita è un'altra ragazza colpita di striscio in cura all'ospedale San Paolo di Savona. È sotto osservazione e dovrebbe essere dimessa nel corso della giornata. Tra la paura della folla, l'assassino si mette in fuga e fa perdere le sue tracce. Domenico si allontana rapidamenente con la pistola in mano. Nel luogo della tragedia arrivano tutti, polizia e carabinieri. Scatta la caccia all'uomo.


"Non abbiamo capito subito cosa stava succedendo, pensavamo a dei petardi. Poi è scoppiato il panico. Qualcuno ha iniziato a nascondersi sotto i tavoli, altri si sono dati alla fuga" raccontano alcuni testimoni. "Pensavo a un attentato" ha confidato un giovane. Solo alla fine è diventato chiaro cosa era accaduto.


Scavando nella storia dei due ci si rende conto che si è trattato di un omicidio annunciato. Tra la coppia c'erano stati infatti seri problemi anche in passato. Nell'agosto del 2015 l'uomo mise fuoco al locale di lap dance 'Follia' di Altare, gestito da Deborah. L'episodio era avvenuto dopo una serie di liti e molestie che gli erano costati un patteggiamento a tre anni e due mesi per danneggiamenti e stalking e il divieto di avvicinarsi alla donna. Massari per questo era finito anche in carcere. Poi gli anni sono passati ma la paura per Deborah non è venuta meno. Infine sabato sera il tragico epilogo.