salute e medicina

L'assessre Viale: "Conquista civile ma no alla coercizione"
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Levata di scudi bipartisan in Regione contro il decreto Lorenzin che introduce l'obbligo di vaccinare i bambini per poter essere ammessi a scuola. Ad alzare la voce è la vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale: "I vaccini - dice - sono una conquista delle società civili per il debellamento di alcune malattie letali, ma l'approccio non può essere la coercizione".

Viale ha incontrato una delegazione di manifestanti contrari al decreto. "Dico 'no' all'imposizione dei vaccini fino ad arrivare addirittura alla sospensione della potestà genitoriale - continua l'assessore - e dico 'sì' a un intervento di educazione, per accompagnare le famiglia a chiarire un momento della loro vita che riguarda la salute dei figli". Viale annuncia che poi "la Liguria porterà la sua posizione in Conferenza delle Regioni" per chiedere al Governo una correzione del decreto.

All'attacco anche il Movimento 5 Stelle:
"I vaccini sono uno strumento di prevenzione fondamentale, ma serve informazione, non metodi coercitivi, il Decreto Lorenzin è irricevibile", commentano i consiglieri regionali Gabriele Pisani e Andrea Melis. Il Movimento ligure ha presentato una proposta di legge a prima firma Pisani a favore della 'farmaco-vigilanza'.

"Purtroppo - spiegano i due consiglieri - davanti ai dubbi e alla disinformazione della popolazione non si è intrapreso un percorso di dialogo, ristabilendo un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, ma si è scelto di intervenire con l'imposizione. Si è addirittura prevista la possibilità di segnalare i genitori inadempienti rispetto al calendario vaccinale al tribunale per i minori".

Contrattacca la capogruppo Pd Raffaella Paita: "Viale è contro i vaccini obbligatori solo per convenienza elettorale - dice - Ma lo sa che il decreto governativo nasce dopo l'allarme lanciato dai medici sul preoccupante calo dei vaccini sotto la soglia di sicurezza nel nostro Paese?".