cronaca

Prima installazione la piazza 'Genova nel bosco' tra via Fillak e via Porro
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“Con l’inaugurazione del nuovo ponte di Genova tra la metà e la fine di luglio avverrà anche l’inizio dei lavori del sottoponte con un’installazione che riprodurrà la piazza di ‘Genova nel bosco’” così l’architetto Caterina Patrocinio coordinatore dell’osservatorio demolizione, ricostruzione e viabilità racconta come il giorno che vedrà passare la prima auto sul nuovo viadotto sarà anche quello che simbolicamente vedrà la nuova fase di riqualificazione di tutta la zona che i quartieri di Certosa, Campasso e Sampierdarena ma non solo aspettano da anni e ancor più dal crollo del Morandi avvenuto 21 mesi fa il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone.


La prima zona del sottoponte che vedrà i lavori sarà quella dell’ex pila 10 del Morandi tra via Fillak e via Porro
. Prima l’installazione e poi la realizzazione vera e propria della piazza ‘Genova nel bosco’ “un luogo di incontro con 43 alberi diversi in ricordo di ogni vittima concepita dall’artista Luca Vitone – spiega l’architetto Patrocinio – che rimarrà fino al termine della costruzione del memoriale”.


Per quanto riguarda tutto il progetto del sottoponte - conclude Patrocinio - negli ultimi 10 giorni è stato consegnato lo studio di fattibilità tecnico, economico da parte dello studio Boeri e lo studio appunto riguarda il lotto B di tutta la progettazione del parco del sottoponte che comprenderà nella fattibilità la realizzazione del parco, la realizzazione del memoriale, la realizzazione della piazza ‘Genova nel bosco’, la realizzazione della serra bioclimatica e la realizzazione dei giardini”. A breve si terrà una conferenza dei servizi che servirà per la definizione di quello che sarà il progetto definitivo che ovviamente porterà poi all'assegnazione e alla partenza dei lavori veri e propri.


A caratterizzare il progetto di riqualificazione il cosiddetto ‘cerchio rosso’
che nel manifesto che sintetizza i punti cardine del progetto è descritto come “ un dispositivo di relazione: un sistema ciclo-pedonale della lunghezza di 1570 metri, dell’ampiezza di 6 e del raggio di 250, e distribuzione di energia rinnovabile che si apre al quartiere in corrispondenza della nuova stazione e con una torre del vento dell’altezza di 120 metri che ne conclude il percorso. Quest’ultima accoglie un sistema di turbine eoliche e appartiene, come il cerchio rosso, al nuovo network energetico del Polcevera”.


Un Parco del Polcevera attorno al quale rinascerà tutta la zona non solo da un punto di vista sociale ma anche da un punto di vista economico-finanziario questo è l’obiettivo ma soprattutto la speranza di residenti e commercianti.