cronaca

Il problema della rivoluzione tecnologica prevista per le tv nei primi sei mesi del 2022
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La rivoluzione tecnologica all'orizzonte avrà pesanti ripercussioni sulla ricezione delle emittenti liguri nel Ponente della regione. Lo segnala la Lega, in un'interrogazione al ministro dell'Industria Patuanelli. “Nei primi sei mesi del 2022 il sistema televisivo cambierà totalmente sulla ricezione Dvb-T2. Una rivoluzione tecnologica per fare spazio al 5G gestita ancora una volta in modo superficiale dal governo.





Un pasticcio del Mise - scrivono i deputati Flavio Di Muro, primo firmatario, ed Edoardo Rixi responsabile nazionale infrastrutture - che ha messo a punto un piano in cui il sistema digitale di seconda generazione non tiene conto della provincia di Imperia. Con questo piano le frequenze riservate alle emittenti liguri eavranno seri problemi di ricezione.





A Ospedaletti e Bordighera la frequenza non potrà essere accesa perché andrebbe a influire sul segnale di Monaco e in altre zone gli impianti avranno una potenza molto limitata. Non Sembra non ci sia interesse da chi ha pianificato le frequenze a garantire la ricezione delle Tv locali ai cittadini liguri. Sarà un grande problema per tutti: per gli editori televisivi, i loro dipendenti e l'indotto, come per tantissimi cittadini che dovranno cambiare i propri televisori, risintonizzarli, modificare i sistemi di antenna sui tetti con problemi evidenti per gli amministratori di condominio. Il bando specifico scade a breve quindi chiediamo al ministro Patuanelli di rispondere all’interrogazione presentata dalla Lega".



"Spieghi Patuanelli - concludono Di Muro e Rixi - perché, allo stato attuale, il Ponente ligure e gli operatori del settore liguri saranno così discriminati, con gravi riflessi su occupazione e pluralismo dell’informazione, per la Lega due temi imprescindibili”.