cronaca

L'inasprimento dovuto al mancato rispetto delle precedenti prescrizioni
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Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha firmato questo pomeriggio una nuova ordinanza con la quale dispone dalle ore 00.00 del 20 marzo 2020 e fino alle ore 24.00 del 3 aprile 2020 il divieto di percorrenza o stazionamento a pedoni e a velocipiedi (eccetto motivate e comprovate esigenze lavorative) in diverse aree della città.


 

Ecco le aree interessate: l'Intera area dei Giardini Storici, ad eccezione dei tratti stradali di via Diaz, via Micca, via Campanella e viale Mazzini tratto compreso tra via Micca e via Ceccardi. La pista ciclabile Rebocco – Fabiano Basso, nel tratto compreso fra via Monfalcone e via Delle Cave e le aree portuali aperte al pubblico in particolare le aree denominate passeggiata Morin, Ponte "Thaon Di Revel", Molo Italia e percorsi ad esse adducenti. Tutto ciò fatto salvo ulteriori e più specifiche comunicazioni da parte degli organi competenti.

Il mancato rispetto della presente ordinanza comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 7 bis della L. 267/2000 nonché segnalazione d'Autorità giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del Codice Penale.

 

"Un'inevitabile inasprimento delle precedenti ordinanze a causa del mancato rispetto delle prescrizioni finalizzate alla tutela della salute pubblica – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – invito nuovamente tutti i cittadini a rimanere a casa e non uscire se non per comprovati motivi di salute, per andare al lavoro o a fare la spesa. Dobbiamo tutti avere maggiore cura di noi stessi e degli altri, soprattutto un maggiore rispetto e senso di responsabilità verso tutti i medici, tutto il personale sanitario che sta in prima linea ogni giorno e ogni notte per salvare letteralmente la vita alle persone affette da coronavirus e evitare quanto più possibile ulteriori contagi. L'ordinanza è anche finalizzata a avere maggiore controllo e presidio sul territorio, ed evitare assembramenti che, purtroppo, ancora oggi sussistono sul nostro territorio. Sono giornate difficilissime, con bollettini che ancora ci indicano che il peggio non è alle nostre spalle: dobbiamo fare tutti uno sforzo e un sacrificio in più perché soltanto così sarà possibile ritornare quanto prima alla normalità".