porti e logistica

Nel nostro dibattito interviene Alessandra Grimaldi, armatrice dell'omonimo gruppo
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Partecipo volentieri alla domanda posta da Maurizio Rossi (LEGGI QUI) “Via della Seta tra Cina e America: Genova con chi può crescere?”.

Sicuramente non si deve trascurare un macro ragionamento di tipo economico. L’Italia e quindi l’Europa crescono seguendo l’Economia Americana e non allineate con la crescita dell’Asia, anche se quest’ultima, per alcuni settori, può rappresentare una vera opportunità.

Proprio in funzione dei Trasporti e in particolar modo di quello marittimo, che interessa la Città di Genova, in quanto primo Porto Italiano, la Cina, con il Progetto della via della Seta, può aprire un nuovo canale di crescita nell’ambito della competizione globale.

Se si pensa che già ad oggi il traffico container si attesta sui 25 Milioni di container all’anno di provenienza asiatica e a quanti Terminal in Liguria operano quasi completamente con Compagnie di quell’area geografica, ben si comprende che per noi ha un significato importante, non solo per il lavoro diretto ma anche per tutto l’indotto.
Mi riferisco alla Categoria degli Agenti Marittimi, degli Spedizionieri, di chi si occupa dello stoccaggio e di tutta la logistica in generale.

Inoltre è molto complicato nel nostro Paese reperire finanziamenti per le grandi opere, basta vedere quanto accaduto per il Terzo Valico.
Quindi, se ben negoziati i termini, senza atti di sottomissione, la Cina può essere anche un ottimo finanziatore di nuovi progetti per le Infrastrutture, quelle che purtroppo mancano in Italia per gestire i grandi numeri, al fine di far fronte alla Globalizzazione.

Non so francamente a cosa la nostra classe politica darà la precedenza ma i tempi, ormai maturi, non consentono di rimandare oltre delle decisioni di vitale importanza.

Il Progetto della via della Seta è una realtà partita già da tempo e non si ferma perché fa parte di un piano economico ben preciso. I primi passi si sono già visti con l’acquisto di un’intera isola nello Sri Lanka, come hub intermedio per lo stoccaggio dei contenitori e poi con l’acquisto del Porto di Cipro e, per quanto riguarda casa nostra, la Cosco ha rilevato il 40% del Terminal di Vado Ligure, etc.

Quindi ritengo che questo argomento sia molto interessante e che lo stesso Presidente Signorini, che ha incontrato i Cinesi per il finanziamento della nuova Diga Foranea e l’ampliamento di Fincantieri, possa esprimersi con precisione su tali tematiche.

*Alessandra Grimaldi, armatrice gruppo Grimaldi