Sono passati più di 100 giorni dall'arrivo dei migranti al valico di confine di Ponte San Ludovico di Ventimiglia. Una situazione che per settimane ha catalizzato l'attenzione dei media italiani e stranieri. Oggi i migranti al confine sono in numero ridotto, ma al loro fianco si è creato un nutrito gruppo di sostenitori, i No Borders, composto perlopiù da attivisti e rappresentanti dei centri sociali. Il numero di questi 'simpatizzanti', che nel frattempo si sono organizzati in un presidio, è in continua crescita e la loro presenza sta facendo divampare lo scontro politico.
L'ultimo capitolo della vicenda vede protagonisti Monsignor Antonio Suetta, vescovo della Diocesi di Sanremo-Ventimiglia, e il sindaco della città di confine Enrico Ioculano. L'esponente del clero non ha nascosto in queste settimane una certa vicinanza alla battaglia condotta dai No Borders, tanto che ha donato 2mila euro per l'attività del presidio. Ora, Monsignor Suetta ha deciso di organizzare un momento di incontro con i No Borders, che si svolgerà mercoledì prossimo alle 21 nella chiesa di San Nicola. L'incontro, organizzato formalmente dalla Caritas intemelia, vedrà la presenza anche dell'avvocato genovese Alessandra Ballerini, che già durante i giorni dell'emergenza era giunta nella città di confine per consigliare i migranti sui comportamenti da tenere per ottenere l'asilo politico.
All'incontro di mercoledì era stato invitato anche il sindaco Ioculano, che ha però declinato l'invito. Il primo cittadino intemelio non ha infatti alcuna intenzione di sedersi intorno a un tavolo con i No Borders ed è deciso a far sgomberare al più presto il presidio. Un'atteggiamento di chiusura che fa seguito allo scontro che avvenne a fine luglio tra l'amministrazione comunale e i No Borders. Dopo una prima apertura al dialogo da parte del vicesindaco Silvia Sciandra, i No Borders sfidarono il Comune organizzando una manifestazione non autorizzata davanti alla stazione ferroviaria. Da quel momento in avanti, Ioculano ha chiuso ad ogni possibilità di dialogo.
Nelle settimane scorse sono stati molti gli esponenti politici che si sono espressi sulla situazione al confine. Tra questi, l'assessore regionale Edoardo Rixi, il quale, a margine di un incontro con i commercianti di Ventimiglia, aveva chiesto lo sgombero dei centri sociali dalla pineta. "La situazione è paradossale. Non capisco perché a Ventimiglia se un commerciante decide di mettere un chiosco deve chiedere 12mila permessi, se uno decide di fare un accampamento abusivo, con tanto di forno per fare le pizze e servizi igienici improvvisati, invece lo può fare e nessuno va a ostacolarlo", aveva dichiarato l'assessore. Parole simili erano state pronunciate pochi giorni prima anche dalla vicepresidente regionale Sonia Viale.
politica
No Borders a Ventimiglia: il vescovo Suetta apre al dialogo, Ioculano chiude
Previsto un incontro mercoledì in una chiesa di Ventimiglia
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