cronaca

Un venerdì grigio non solo per la pioggia autunnale
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"Ci si mette anche il tempo brutto, ma qui ormai non si vede più nessuno". L'amarezza di Stefano titolare di un bar nel centro città a due passi da piazza Corvetto è la sintesi di quanto sta accadendo a Genova. Il lockdown c'è già, oltre a quello notturno decretato in qualche zona. Strade vuote, traffico quasi inesistente, autobus sotto la soglia dell'ottanta per cento di capienza.

Tristezza per un venerdì grigio non solo per la pioggia autunnale.
Da Piazza De Ferrari a Galleria Mazzini, e poi giù in via Venti Settembre e in altre vie. "Nella mia lavanderia la gente non viene neppure piu' a riprendersi i vestiti lavati e stirati, ora la gente ha paura, siamo riusciti ad arrivare a questo punto". I commercianti sono preoccupati anche per quello che potrà accadere fra qualche giorno: "Nella pausa pranzo qualcuno veniva a mangiare", spiega Anna sullo scalino della porta del suo bar. "Poi gli uffici si sono svuotati perchè lavorano quasio tutti da casa e ora con questo terrore fra un po' chiudiamo e andiamo a casa".

Non c'è futuro così. Qualche persona in un negozio di articoli per bambini in via XX Ottobre e pochissimi avventori in un noto locale che fa angolo con Via Roma. "La scorsa settimana un po' ho lavorato, ma negli ultimi tre giorni è stato un disastro. Potevamo gestire meglio la situazione dall'estate, ma le persone non sono state alle regole e la situazione è questa", racconta ancora Stefano. C'è chi attacca il Governo per i ritardi sugli ospedali, chi invece crea tensioni mediatiche. Resta sullo sfondo, neache troppo per la verità, il cuore di Genova che ora fa fatica a battere perchè il coprifuoco c'è già anche di giorno. Solo le farmacie hanno clienti e non è un segnale rassicurante.