cronaca

Prosegue il processo nel Tribunale di Arezzo
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 Non ha retto ai disegni della figlia Martina che gli sono stati mostrati in aula dall'avvocato Stefano Buricchi e si è commosso. È stato il punto emotivamente più intenso della drammatica testimonianza di Bruno Rossi, padre della giovane morta a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011 precipitando dal balcone della camera di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi i due giovani aretini imputati nel processo in corso di svolgimento in Tribunale ad Arezzo.


Martina sarebbe fuggita proprio per evitare uno stupro da parte loro e da lì sarebbe caduta nel vuoto. Bruno Rossi, visibilmente provato dopo l'altrettanto drammatica testimonianza della moglie Franca, ha raccontato dei terribili momenti vissuti in Spagna, ricostruendo le ore confuse che seguirono la morte di Martina e raccontando, sotto la pressione degli avvocati, tutta la battaglia per riaprire il caso.

"Martina era serena e piena di voglia di vivere, di suicidarsi non le passava neanche per la testa", ha detto fino a commuoversi poi alla vista di quei disegni firmati dalla figlia e tratti dalla sua pagina facebook.