Il riferimento è all'operazione della procura di Torino e della Digos che aveva portato all'arresto di sette anarchici accusati di numerosi attentati contro le forze dell'ordine e politici. In un primo momento gli attentati erano stati ricondotti all'azione del movimento No Borders, che contesta le Poste perché mette a disposizione i propri aerei per i rimpatri dei migranti. Gli sportelli, a Oregina e Castelletto, erano stati danneggiati con il lancio di molotov che avevano procurato danni ai postamat ma non agli uffici. Sul caso indaga la digos di Genova.
cronaca
Molotov contro postamat: il gruppo anarchico Fai rivendica l'attentato
Erano andati a fuoco due postamat e un bancomat
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Sono stati rivendicati dalla Fai, la federazione anarchica informale, i due attentati contro le postamat compiuti a Genova circa una settimana fa. La rivendicazione è apparsa sul sito Infor-azione. "Verba volant, scripta manent, ignis ardens. Bruciati 2 postamat e 1 bancomat - si legge nel comunicato pubblicato sul sito - Lo Stato incarcera, Mistral Air deporta, Unicredit finanzia Erdogan. Poste e banche continueranno ad essere attaccate. Solidarietà con Alfredo, Nicola, Sandro, Marco, Anna, Valentina, Danilo, Daniele e Divine".
Il riferimento è all'operazione della procura di Torino e della Digos che aveva portato all'arresto di sette anarchici accusati di numerosi attentati contro le forze dell'ordine e politici. In un primo momento gli attentati erano stati ricondotti all'azione del movimento No Borders, che contesta le Poste perché mette a disposizione i propri aerei per i rimpatri dei migranti. Gli sportelli, a Oregina e Castelletto, erano stati danneggiati con il lancio di molotov che avevano procurato danni ai postamat ma non agli uffici. Sul caso indaga la digos di Genova.
Il riferimento è all'operazione della procura di Torino e della Digos che aveva portato all'arresto di sette anarchici accusati di numerosi attentati contro le forze dell'ordine e politici. In un primo momento gli attentati erano stati ricondotti all'azione del movimento No Borders, che contesta le Poste perché mette a disposizione i propri aerei per i rimpatri dei migranti. Gli sportelli, a Oregina e Castelletto, erano stati danneggiati con il lancio di molotov che avevano procurato danni ai postamat ma non agli uffici. Sul caso indaga la digos di Genova.
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