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A metà della gara, è il settimo concorrente a soli 22 anni
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Continua l'avventura di Matteo Sericano, il genovese partito per la Mini Transat, una delle regate più avventurose ed emozionanti di sempre. Dopo due anni di duro lavoro il 5 Ottobre lo studente di filosofia dell'Università di Genova, classe 1997, è partito per la Mini Transat, la mitica regata oceanica in solitario, più di 4000 miglia da La Rochelle in Francia alla Martinica, nei Caraibi. Nonostante l’urto con un oggetto galleggiante in mare aperto mentre navigava a tutta velocità, Matteo ha appena concluso la prima tappa à Las Palmas in settima posizione tra i Mini 650 Prototipi.

Questo primo step si è rivelato molto complicato. Le barche in gara, 22 in totale alla partenza, hanno affrontato due fronti meteorologici impegnativi nel golfo di Biscaglia e lungo le coste portoghesi con onde di 4 metri e vento a 30 nodi. Ecco il racconto del giovane velista genovese tramite i suoi canali social:

“È stata molto dura, sia strategicamente che psicologicamente. Nel golfo di Biscaglia il meteo è stato davvero impegnativo, lungo le coste del Finistère è stato un po’ più leggero, ma sempre difficile. Sono rimasto sveglio e bagnato per 3 giorni di fila per non farmi cogliere alla sprovvista da raffiche improvvise di vento. Dopo i due fronti è iniziata la corsa vera e propria e ho spinto al massimo. Poi una notte, verso le 5 del mattino, purtroppo ho urtato un un oggetto galleggiante con il timone che fortunatamente è dotato di un sistema a sgancio rapido. Questa tecnologia mi ha permesso di salvarmi, ma ha mandato la barca fuori controllo".

"Ho rischiato di spezzare l’albero e per salvare la situazione ho perso lo spinnaker medio, una delle vele più importanti, tagliando la cima che lo teneva e riuscendo così a raddrizzare la barca. Dopo l’incidente ho vissuto momenti difficilissimi, ma ho reagito bene e ho gareggiato al massimo con un’altra vela, lo spi maxi. Nonostante l’imprevisto ho fatto una buona gara. Non sono nei top five ma punto a migliorare nella seconda tappa, anche se non so ancora se il comitato di gara mi permetterà di montare un altro spinnaker o se sarò penalizzato e dovrò affrontare l’oceano con una vela in meno rispetto agli altri concorrenti.”.

Matteo, infatti, è settimo tra i prototipi.
 Fra pochi giorni si rimetterà in mare per affrontare la seconda parte della gara con il pezzo più lungo da compier, dalle Canarie ai Caraibi. Una lunga ed emozionante traversata dove ad accompagnarlo ci sarà la bandiera di Genova e un po' di nostalgia per la sua città.


La Mini Transat è una regata transoceanica in solitario senza assistenza e senza possibilità di comunicare con l’esterno, che parte da La Rochelle, in Francia e arriva a Martinica, Caraibi, attraverso l’Oceano Atlantico.