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Ioculano: "Non ha i requisiti"
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"Chiedo che venga chiuso il Centro di accoglienza: sia perché privo dei requisiti di legge per soddisfare le esigenze e le necessità dei richiedenti asilo, sia per ragioni logistiche e caratteristiche stesse dell'area". L'appello è del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano (Pd) che così interviene al nuovo intensificarsi dei flussi migratori al confine con la Francia. "La chiusura del centro deve essere subordinata all'istituzione di un servizio di accompagnamento dei richiedenti, presso strutture idonee", aggiunge il sindaco in una lettera inviata ai prefetti liguri, alla presidenza del Consiglio, del Senato, della Camera e ai ministeri dell'Interno e della Salute.

Il primo cittadino chiede che vengano tutelati i diritti delle persone migranti, e quindi siano garantiti, indipendentemente dall'identificazione, le condizioni umanitarie e sanitarie, che venga convocato immediatamente il tavolo sull'immigrazione organizzato dalla Prefettura di Genova e che sia chiamato a farne parte il Comune di Ventimiglia; che vengano comunicate le strategie per l'accoglienza, che sia approntato un dispositivo di controllo e gestione del flusso migratorio, che le riammissioni della Francia non vengano più dislocate sul territorio di confine. "In alcuni mesi - avverte Ioculano - sono stati più di duemila gli stranieri riammessi nel nostro Paese attraverso la frontiera di Ventimiglia".

"L'aspetto più grave e ingiustificato - aggiunge il sindaco - è la trasformazione del 'centro di emergenza' aperto nel giugno scorso in un centro di accoglienza per richiedenti asilo. Il centro oggi non distribuisce pasti e non assiste i migranti ma solo coloro che si fanno identificare. Poiché la stagione estiva è alle porte e i flussi dei migranti potrebbero aumentare, è evidente che la situazione non è più sostenibile".