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"Attivati i protocolli ma manca lo screening all'arrivo in Italia'
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Un caso di tubercolosi polmonare è stato riscontrato presso il Centro richiedenti protezione internazionale di Vasia, in provincia di Imperia. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale in Consiglio regionale, rispondendo a un'interrogazione del capogruppo della Lega Nord Alessandro Piana. "Il 18 marzo 2016 è stato notificato un caso accertato di tubercolosi polmonare ad un profugo giunto in Italia a luglio", ha detto Viale.

"Al momento dell'ingresso il test sulla tbc era risultato positivo, ma la radiografia del torace aveva escluso lesioni polmonari attive, l'infezione era avvenuta in passato. Il 18 marzo 2016 la malattia è insorta con febbre, dolore toracico e tosse", continua l'assessore. " Il paziente è stato visitato al Pronto Soccorso di Imperia e trasferito presso il reparto Malattie infettive dell'ospedale di Sanremo. Per evitare nuovi casi l'Asl 1 ha attivato la sorveglianza sanitaria sui 12 richiedenti asilo ospitati dal centro, sul personale, sugli operatori della Questura di Imperia e i dipendenti dell'Ufficio Immigrazione coinvolti nel caso, tutti i contatti occasionali sono risultati negativi. Tutti gli esami sono stati gratuiti e sono state attivate le misure di prevenzione del caso".

"Allerterò il dipartimento dell'assessorato per rendere più stringenti i controlli sanitari sui richiedenti asilo", ha aggiunto la vicepresidente regionale.
"Il problema è che le verifiche sanitarie sui sedicenti profughi non sono puntuali al momento dell'arrivo in Italia, a causa della politica nazionale del Governo Renzi non vengono fatti degli screening sanitari all'arrivo".