cronaca

Arrestata a Ventimiglia la prima donna passeur
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"Non ho mai vissuto la frontiera con i controlli, le barriere. Da due anni la frontiera si è ri-materializzata. Questa non è l'Europa che voglio io, l'Europa di chi ha fatto l'Erasmus, di chi crede nell'accoglienza". Lo ha detto il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, intervenendo al convegno sui rifugiati in corso in Vaticano.

Per il primo cittadino della città ligure, che due anni fa è stata al centro delle cronache per i respingimenti alla frontiera da parte della polizia francese, bisogna pensare alla realizzazione di "una rete di sindaci per affrontare le questioni legate alle migrazioni. Siamo noi che viviamo sulla nostra pelle l'ipocrisia dell'Europa. Ipocrisia che noi abbiamo visto a Ventimiglia, due anni fa quando trentanove persone sono state respinte alla frontiera e abbandonate in terra italiana. È lì che è entrata in crisi l'Unione europea. Non possiamo accettare che ragazzi muoiano sull'autostrada, sui binari di un treno, mentre cercano di attraversare un fiume".

Poi ha parlato dei problemi materiali e finanziari che si trovano ad affrontare i Comuni: "A Ventimiglia che cosa devo decidere? Accogliere e andare fuori bilancio o non accogliere? Io penso che non possiamo far morire delle persone perché c'è una parte di Paesi in Europa che si gira dall'altra parte. Ringrazio la Chiesa di Ventimiglia-Sanremo che ci dà una mano enorme perché lo Stato in certi momenti ha abdicato", ha concluso.

Intanto è stata arrestata a Ventimiglia la prima donna passeur. 51 anni, di origine tunisina ma naturalizzata francese, è stata sorpresa a trasportare in Francia due immigrati libici a bordo della propria auto. Si tratta della prima donna catturata dall'Arma di Ventimiglia per questo genere di reato.

Insospettiti dall'atteggiamento di quest'ultima, notata mentre si aggirava da sola a bordo della propria auto nei pressi della stazione ferroviaria, i militari in borghese hanno deciso di seguirla. Dopo alcuni istanti la donna è stata vista parlare con due stranieri che poco dopo ha caricato in auto. E' stata così pedinata e poco prima dell'ultimo casello autostradale in direzione Francia, i carabinieri hanno bloccato il veicolo, trovando i due stranieri, ciascuno dei quali aveva pagato 20 euro per l'espatrio clandestino. Al processo per direttissima, oggi in tribunale a Imperia, è stata condannata a 6 mesi di reclusione e 15mila euro di multa.