cronaca

Parla il mobility manager di Palazzo Tursi Musso
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"Il mezzo pubblico è un risparmio in termini di inquinamento e contribuisce a ridurre la congestione delle vie e fa ridurre i tempi". Il professor Enrico Musso, mobility manager Comune di Genova traccia la strada. La misura messa in campo da Palazzo Tursi per fronteggiare l'emergenza viabilità da un lato sta ottenendo successo dall'altro fa scaturire le immancabili polemiche da parte di chi ha pagato l'abbonamento.


Ma dal Comune sanno anche la situazione che si è venuta a creare può essere un vero e proprio volano per rilanciare (o lanciare) l'utilizzo degli autobus e convincere genovesi e non ad abbandonare l'uso del mezzo privato. "Sono dell'idea che se un servizio ha un costo questo valore chi ne beneficia deve pagarlo. In questo caso però c'è una deroga. Molte persone che prima non usavano i bus adesso con questa occasione scopriranno che non è poi così male e lo utilizzeranno anche in futuro quando terminerà la gratuità". Il professor Musso, così come il sindaco Bucci ne sono convinti. I numeri parlano chiaro, secondo quanto riferiscono da Tursi la misura in vigore dal 26 novembre ha portato a un aumento dei passeggeri di circa il 15%. Non poco per una città come Genova. La gratuità di bus, metro, navebus, ascensori e funicolari ora ha una data di termine: l'ultimo giorno di emergenza è stato individuato in domenica 8 dicembre, da lunedì il servizio tornerà a essere a pagamento.

"Una giornata di gratuità costa ad Amt 60mila euro, se poi vogliamo compensare gli abbonati con un giorno gratis in più i costi per Amt si triplicano. Amt è un'azienda e deve chiudere il bilancio in pareggio perchè altrimenti fallisce. La coperta è corta e va tirata un po' da tutte le parti" spiega ancora Musso che poi torna sulle polemiche fatte partire da chi ogni anno paga l'abbonamento per poter usufruire dei servizi di trasporto pubblico: "E' chiaro che possono beneficiarne le persone in modo disuguale. L'abbonato che ha già pagato può sentirsi discriminato. Ma siamo di fronte a una situazione di emergenza nella quale si vuole favorire un comportamento virtuoso".

Da un argomento all'altro, e da un mezzo di trasporto all'altro, si parla anche del progetto della tranvia. Al momento dal ministero è arrivato un parziale stop che allunga i tempi: "Da Roma ci hanno detto che il progetto va benissimo ma che era carente nella documentazione specialmente per quanto riguarda gli studi di fattibilità da punto di vista economico. Ci hanno detto di integrare e lo faremo. La prossima scadenza è ad aprile, il progetto poi potrà andare avanti" conclude Musso.