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Precipitazioni e freddo anche nel weekend
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Prolungata l'allerta meteo per neve emanata da Arpal sulla base delle ultime previsioni. Resta la criticità gialla fino a mezzogiorno di venerdì su tutti i bacini padani e sui comuni interni del settore marittimo centrale (tra Spotorno e Camogli). Nessuna allerta nel resto della regione. 

"Le precipitazioni nevose - dicono i previsori dell'Arpal - si stanno concentrando in particolare nell’entroterra savonese con il nivometro del Monte Settepani che ha registrato 24 centimetri dalla mezzanotte. Nello stesso periodo a Urbe Vara Superiore sono caduti 10 centimetri di neve fresca. Sul versante costiero, invece, deboli piogge hanno interessato a macchia di leopardo prevalentemente il centro Ponente. I venti settentrionali rafficati fino a burrasca contribuiranno ad aumentare la sensazione di freddo percepita dalle persone". 

In giornata si attendono ancora precipitazioni nevose sui versanti padani e a quote collinari nell'entroterra di Genova e Savona, con cumulate generalmente deboli, solo localmente moderate sui rilievi del Ponente. Venti da Nord o Nord-Est a 50-60 km/h con raffiche fino a 80 km/h. Venerdì,al mattino, ancora possibili deboli precipitazioni nevose oltregiogo e a quote collinari sulle zone interne dei versanti costieri, sopra i 300-400 metri. Esaurimento dei fenomeni a partire dalle prime ore del pomeriggio. Sabato, a partire dalle prime ore della notte, si attendono altre precipitazioni diffuse ovunque, in particolare sui versanti padani orientali dove potrà ancora nevicare.

Intanto l'intera regione si prepara ad affrontare quella che gli esperti definiscono come un'ondata di gelo storica, probabilmente la più intensa del secolo. Masse d'aria freddissima arriveranno direttamente dalle steppe siberiane e investiranno con certezza il Nord Italia a partire da domenica pomeriggio. Resta da capire come e per quanto tempo la Liguria sarà interessata da questo passaggio. Ma di certo le temperature andranno sotto zero anche sulla costa. Troppo presto per dire con certezza se arriverà la neve in città, anche se alcuni modelli dicono che tra giovedì e venerdì Genova potrebbe vedere abbondanti fiocchi. 

"Siamo pronti ad agire in maniera tempestiva appena ce ne sarà bisogno", ha detto il consigliere con delega alla protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino. Già schierati gli spazzaneve e gli spargisale in dotazione ad Amiu, che affronterà le probabili gelate con le normali scorte di sale previste per ogni inverno. Le prime ad essere protette dal ghiaccio saranno le strade dei quartieri collinari. Già attivati 77 posti letto extra per i senzatetto, con possibilità di aggiungerne altri 25 al San Martino. 

"Una situazione che sembra destinata a protrarsi per più giorni - scrive in una nota la Regione Liguria - e che la Protezione civile ha segnalato con lettera a tutti i Comuni. L’invito che giunge da Piazza De Ferrari è di adottare tutte le misure necessarie per garantire l’eventuale assistenza alla popolazione". L’assessore regionale Giampedrone "ha invitato tutti gli Enti anche a verificare le condizioni di operatività delle proprie infrastrutture e dei servizi ai cittadini e a mettere in atto tutte le misure necessarie. Nella lettera, il dipartimento regionale raccomanda ai Comuni di seguire costantemente gli aggiornamenti previsionali di Arpal e gli eventuali messaggi di allerta".

Regione Liguria ha stanziato 850 mila euro destinati ai cinque Comuni capofila delle Conferenze dei sindaci delle Asl per implementare e sviluppare, in sinergia con le associazioni di volontariato impegnate sul territorio, i servizi in risposta ai bisogni primari (dalla distribuzione di viveri, indumenti e farmaci, alla cura e igiene della persona fino alle mense), i servizi di accoglienza notturna (dormitori, comunità semiresidenziali e residenziali, alloggi protetti o autogestiti) e i servizi di accoglienza diurni. Inoltre all'interno dell'Ospedale Policlinico San Martino (Padiglione 10) è operativa la struttura 'Il Basilico' con 15 posti letto in funzione h24 durante il periodo invernale per garantire una 'convalescenza protetta' a persone senza fissa dimora o in condizione di grave marginalità, che, a seguito di episodi acuti, accessi al Pronto soccorso o ricoveri ospedalieri, necessitano di un periodo di stabilizzazione delle condizioni di salute.