cronaca

La risposta dopo la lettera del manager Remondini
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Leggo con interesse l’opinione di Emanuele Remondini. Bisogna dividere in due tempi ben diversi le soluzioni ad un problema di sicurezza per gli abitanti e gli automobilisti che non possiamo fa finta di non avere ben chiaro.


A breve termine bisogna prendere provvedimenti per regolamentare, come ho chiaramente scritto, il passaggio di Tir che trasportano merci pericolose nel tratto tra Voltri e Sampierdarena. Quel tratto autostradale, sicuramente per gravi colpe di politica locale e nazionale degli ultimi 20 anni,  è ad altissimo rischio, pieno di curve gallerie, ipertrafficato, con le case a pochi metri. Non si può far finta di non vedere e bisogna prendere provvedimenti immediati su quando e come possono transitare mezzi che trasportano merci altamente pericolose.

Poi, con tempi che conosciamo, e che saranno lunghissimi, valutare tutte le opere necessarie per rendere sicuri i trasporti comprese le grandi opere che dobbiamo prendere atto non saranno pronte nella migliore delle ipotesi prima di 15 anni! E chiedo a Remondini e a chiunque voglia rispondere avendo anche letto molti altre posizioni da Toti a Signorini, Odone: intanto cosa facciamo in quel maledetto tratto autostradale? Facciamo finta di niente? Ci foderiamo gli occhi di prosciutto?


Un mezzo di informazione ha il dovere di far riflettere anche chi, avendo chiari interessi economici,  difende legittimamente il suo lavoro e il suo settore.
Ma è miope non voler cercare soluzioni a potenziali incidenti che potrebbero causare, specie dopo aver visto cosa è’ accaduto a Bologna, centinaia di vittime.
Si abbia il coraggio di cercare soluzioni immediate sedendo al tavolo ovviamente anche i diretti interessati che possono portare la loro esperienza e le loro proposte.

La Voltri Sampierdarena è pericolosa, penso la più pericolosa autostrada del Paese per automobilisti e cittadini che ci abitano intorno, e non si dovrebbe definirla autostrada! Non ha neppure le norme di sicurezza previste a livello europeo ne corsie di emergenza.