salute e medicina

L’obbiettivo è quello di mettere al centro della cura la persona, con terapie sempre più mirate
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Stessa patologia ma curata in maniera differente. È questa la prospettiva della medicina di genere, tema sempre più attuale su cui l’Università di Genova ha voluto organizzare un workshop. “La medicina che non è medicina di genere non è medicina”, questa la definizione di Paola Binetti, vicepresidente della Commissione Diritti Umani in Senato. “Non è la medicina delle donne, ma è anche quella degli uomini, che prende atto che ci sono delle differenze”.

Una vera e propria rivoluzione che vede l’Italia come primo paese in Europa ad aver approvato una legge e il relativo piano nazionale. “Il piano prevede sia una implementazione di corsi specifici universitari su questo tema nell’ottima di promuovere una cura con al centro la persona, sia uno sviluppo di terapie che tenga conto dell’unicità del paziente”, spiega Francesca Rescigno, costituzionalista dell'Università di Bologna.

L’obbiettivo è quello di mettere al centro della cura la persona, con terapie sempre più mirate. E le diverse regioni si stanno mettendo in moto. “La Liguria sta nel mezzo, abbiamo già fatto un incontro il 28 gennaio scorso per fare il punto”, ha detto Alessandra Carè, direttore del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell'Istituto Superiore di Sanità. “Di certo la Toscana è più avanti con percorsi sanitari già differenziati”.