cronaca

Scatta il conto alla rovescia in vista dell'esame di stato
1 minuto e 54 secondi di lettura
#NoPanic.
Facile da dire "niente panico" quando si aspetta da 48 ore l'uscita delle materie.
Ma ecco, finalmente all'ultimo refresh del sito del MIUR è tutto nero su bianco: non sono state esaurite le preghiere di chi al classico sperava nel latino, mentre un miracolo per lo scientifico ha fatto cadere la scelta su matematica.

"Erano tanti anni che usciva matematica e ci aspettavamo fisica ma abbiamo sperato fino all'ultimo. È andata bene, altrimenti sarebbero stati tre mesi davvero tosti", ci raccontano sollevati alcuni studenti del liceo scientifico Bernini.

"Io avevo sperato che potesse uscire latino, avevo promesso di fare anche un pellegrinaggio alla Guardia", rivela disperata una ragazza del liceo classico D'Oria.

"Pensavamo che matematica fosse interna, ma purtroppo non sarà così", dice un gruppetto preoccupato davanti al liceo artistico Paul Klee.

E il panico sembra essere appena cominciato. L'anno della quinta è un anno fatto di tanti buoni propositi a settembre, che non verranno mai realizzati. E sono tanti gli studenti che mostrano difficoltà nel trovare il tempo per preparare la tesina visti i tanti impegni che la scuola richiede: alternanza scuola lavoro, interrogazioni, verifiche e ripassi.
Alcuni, però, hanno già le idee chiare: dal must della Seconda Guerra Mondiale a chi si lancia su Nolan, la censura o la femminilità.

Ma una volta terminato l'orale, una volta assaporata quella sensazione di libertà, subentrerà la consapevolezza che il vero esame inizia lì. Sarà lì, infatti, che capiranno se gli strumenti forniti dalla scuola saranno sufficienti oppure no per affrontare un lavoro o un'università. E a proposito di università, in tanti pensano di lasciare Genova.

"Per sentito dire sappiamo come sono le università qua: l'Accademia ed economia sono molto buone, ma delle altre non si parla molto bene", sono tutti concordi gli studenti del Klee. "Credo che se uno voglia avere successo nel lavoro che sogna non debba restare in Italia. Milano e Roma sono città più internazionali, ma penso che mi sposterò all'estero in futuro", ci confida un'altro compagno.

Scacco matto a Genova, Genova che ha tanto da offrire ai giovani universitari, ma ancora non è capace di convincerli a restare.