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Sancisce il passaggio di un ampio patrimonio immobiliare a Porto Venere
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E’ stato firmato nel Comune di Portovenere l’accordo di programma per la valorizzazione dell’isola Palmaria. A siglare l’intesa sono intervenuti il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Portovenere Matteo Cozzani, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra, Giuseppe Cavo Dragone, il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Mario Parlagreco.

 
L’intesa segue il protocollo condiviso dalle amministrazioni nel 2016 e sancisce il trasferimento di un ampio patrimonio immobiliare, finora in uso alle Forze Armate, al Comune di Portovenere con gli strumenti previsti dal federalismo demaniale. Si tratta di piccole fortificazioni, fabbricati rurali, terreni agricoli, ex alloggi di servizio, ex batterie militari: circa 120 beni tra immobili e terreni per un totale di circa 400mila mq. Oggi in completo stato di abbandono. 
 
Questo passaggio serve a favorire il processo di riqualificazione eco-sostenibile dell’isola Palmaria, per tutelare le peculiarità storiche, paesaggistiche e naturalistiche restituendo all’uso pubblico una parte importante del territorio Patrimonio Unesco.

 
 
Si tratta della più importante cessione di beni da parte della Marina Militare mai effettuata in Liguria, un’operazione che consentirà al Comune di pianificare i futuri interventi di messa in sicurezza e valorizzazione del territorio comunale recuperando ruderi decadenti e oggi inutilizzati sulla base del Masterplan redatto dall’architetto Andreas Kipar approvato da Regione Liguria, Comune di porto Venere, Ministero per i Beni e le attività culturali e Marina Militare. 

 
 
Uno dei punti cardine del masterplan è il potenziamento dell’offerta turistica attraverso il recupero di una serie di immobili trasferiti dalla Marina Militare al Comune e la rivitalizzazione della vocazione agricola dell’isola. 

 
 
“Sono orgoglioso dell’atto che abbiamo firmato oggi – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - Sono orgoglioso perché non era scontato mettere in fila tanti enti e tante amministrazioni che giustamente rivendicano la propria indipendenza. Qui è stato facile farlo con gli amici della Marina Militare e ringrazio il Capo di Stato Maggiore che è voluto essere presente, a dimostrazione del legame intrinseco tra i nostri luoghi e la Marina. Ringrazio anche il Demanio e la Soprintendenza che ha fatto il suo mestiere per arrivare a questo risultato e il sindaco di Portovenere che si è preso in carico il progetto. Oggi stiamo prendendo un pezzo di territorio dove fino ad ora lo Stato ha investito molto poco e su cui non vi era un progetto e soprattutto un’area senza alcun servizio e in condizioni di insicurezza che produceva poco per il nostro territorio in termini di ricchezza e valorizzazione dell’ambiente".



"Un luogo - prosegue - in cui la natura si è riappropriate dei ruderi come una foresta pietrificata dove troppo spesso l’ambientalismo è stato inteso come non facciamo nulla e lasciamo che vada così”.  “Ma così non può essere – ha continuato Toti – questo vale per il microcosmo della Palmaria e per il resto del pianeta. Quel territorio va recuperato e chi dice che cementificheremo sta dicendo una menzogna. Io so cosa continue il masterplan e il sindaco pure, confrontiamoci su cose concrete”. 

 
 
“Finalmente – ha concluso il governatore – questo territorio tornerà a essere curato dall’uomo grazie a investimenti che si faranno: alla ricostruzione dei ruderi e alle coltivazioni autoctone. Credo che tutto ciò non possa che essere positivo così come la ricchezza che produrremo, grazie al recupero di un’isola che potrà essere un esempio positivo per il paese. Nessuno potrà mai convincermi che un luogo pieno di rovi e di ruderi sia  migliore di un luogo pieno di case ben tenute e coltivazioni. Questo è il modo in cui credo possa crescere non solo spezia, ma la Liguria e il Paese”.