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"Serve se si è in un luogo chiuso insieme ad altre persone"
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"Se il Governo non interverrà ulteriormente, da martedì in Liguria (16 giugno) si tornerà alla vita normale, mantenendo le precauzioni come le mascherine quando opportune e i distanziamenti". Il governatore ligure Giovanni Toti punta ad anticipare il Governo su alcune scelte in tema di riaperture. In particolare per quelle attività che sono collegate con l'industria del turismo e dell'intrattenimento, capitolo importante del Pil regionale.

Un impegno sul turismo supportato dai dati. Gli italiani infatti non rinunciano alle vacanze nonostante la pandemia. Uno su due ha già deciso che andrà in ferie, scegliendo una soluzione comoda, rilassante e all'insegna della sicurezza sanitaria. E una quota consistente, un altro 25%, ci sta riflettendo in questi giorni. Solo un intervistato su 4 al momento esclude di voler o poter far ferie. Nove su dieci rimarranno in Italia e poco meno della metà sceglierà una casa-vacanza dove è più facile avere giardino o piscine e controllare il distanziamento sociale. Questo l'identikit dei turisti italiani nell'estate dell'emergenza da Covid-19 fissato nella ricerca condotta da Quorum/YouTrend.

"Il Governo prevede che discoteche e locali da ballo ripartano il 15 luglio, ma dà anche la possibilità alle Regioni di farlo in anticipo, cosa che abbiamo intenzione di fare. Ci sentiremo con le altre Regioni per trovare una data che sia coerente, omogenea e ragionevole per tutti, ovviamente alla luce dei dati epidemiologici. Certamente la Regione Liguria non aspetterà il 15 luglio, perché quei locali fanno parte integrante della nostra offerta turistico ricreativa", ha proseguito quindi il presidente ligure.

Sul tema delle mascherine, come e dove metterle, Toti fa alcuni distinguo precisi. "Sulla questione della mascherina in spiaggia sotto l'ombrellone bisogna evitare di cadere nel ridicolo e nel grottesco. La mascherina serve se si è in un luogo chiuso insieme ad altre persone. Ad esempio, quando si sale su un autobus. Mettere la mascherina sotto l'ombrellone con la propria moglie, a tre metri dai vicini, trovo che sia una cosa totalmente insensata: sa più di folklore che di cura medica. Il primo nemico ora è la crisi economica, in Liguria la stagione del turismo è fondamentale".

Scelte condivise con gli altri governatori nel corso della riunione della Conferenza delle regioni. "Abbiamo approvato un 'Documento scuola' che prevede delle linee guida e che abbiamo mandato al governo per aprire in tempi molto rapidi un confronto con la ministra Azzolina e lo stesso Governo. Si tratta di regole basilari: dal distanziamento all'uso delle mascherine solo quando ci si alza dal banco e rassicurazioni sulle mense scolastiche che potranno riaprire, con le stesse attenzioni dei ristoranti e locali pubblici. Non possiamo costringere i nostri ragazzi a stare cinque ore con la mascherina seduti al banco".

Il governatore ligure commenta poi le prime indagini della magistratura
sulla gestione dell'emergenza coronavirus nel Paese. "E' difficile oggi, col senno di poi, valutare scelte che venivano prese in pochi istanti in una situazione sostanzialmente sconosciuta. Sono sicuro che Regione Lombardia ha fatto il suo lavoro, l'ha fatto al meglio delle sue possibilità, ci sono stati errori da parte delle Regioni e da parte del Governo in una vera e propria guerra che ha lasciato quasi 40mila morti sul campo, tanto dolore e tante difficoltà".

Il sistema delle Regioni, per Toti, ha reagito al meglio. "Oggi sembra un'altra epoca, il tempo in cui contavamo i posti letto di terapia intensiva, contavamo una a una la mascherine per mandare i nostri medici in reparto, e' dietro l'angolo. E' stato un momento complicato per tutti, credo che oggi la magistratura debba andare con la dovuta prudenza a valutare momenti di grande concitazione, di assoluta novità per tutti. Dobbiamo tenere presente che tutti possiamo avere sbagliato, ma credo che tutti lo abbiano fatto in assoluta buona fede, se lo hanno fatto".