cronaca

Dopo l'ordinanza del Comune per affrontare la fase 2
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 Stesso percorso, tre situazioni diverse ma simili nella sostanza giudicate dall'ordinanza comunale in modo completamente opposto e con conseguenze ben diverse sotto il profilo economico. Succede a Genova e si tratta di un paradosso figlio dell'ultima misura messa a punto da Palazzo Tursi in vigore da oggi lunedì 4 maggio e fino a domenica 17 maggio. Il centro della discussione è l'utilizzo della mascherina (chirurgica o di altro tipo) per strada. Nei successivi esempi due volte la mascherina non è obbligatoria (ma solo raccomandata), nel terzo caso invece è obbligatorio tenerla addosso, pena la sanzione pecuniaria. 

Facciamo chiarezza e vediamo le tre situazioni. Se mi muovo all'interno di un preciso tragitto compreso da un punto A a un punto B (ipotizziamo che A sia la propria abitazione mentre B sia un preciso negozio) per raggiungere il supermercato per fare la spesa a Genova non è obbligatorio l'uso della mascherina. Andrà messa solo all'interno del supermercato stesso. In questo caso ovviamente dobbiamo considerare che non attraversiamo parchi, giardini o ville pubbliche perché in quel caso l'uso è obbligatorio.

Seconda situazione, stesso identico tragitto da punto A a punto B: esco per portare a spasso il cane e faccio lo stesso percorso, uguale, passo per passo. Anche in questo caso l'uso della mascherina è solo raccomandato ma non obbligatorio, quindi se mi fermano lungo il tragitto senza la protezione non sono sanzionabile. 

Terza situazione, ancora una volta stesso identico percorso, dal punto A al punto B: questa volta esco di casa per fare una passeggiate per attività motoria (camminata veloce). Ecco la differenza: a questo punto l'ordinanza prevede l'uso obbligatorio della mascherina e se non ce l'ho e mi fermano mi prendo la sanzione. Eppure sto facendo passo per passo lo stesso tragitto delle due situazioni precedenti. Una stortura dell'ordinanza emessa dal Comune di Genova. Come sappiamo non è facile riuscire a mettere nelle giuste caselle tutte le situazioni che ci si trova davanti a cause dell'emergenza Coronavirus, forse però si poteva fare un pochino di attenzione su questo punto. Ovviamente esempi simili sono moltiplicabili per tante altre situazioni.

Ora noi abbiamo portato l'esempio allo stremo ipotizzando una passeggiata per attività sportiva in ambito cittadino, è molto più probabile che chi ha bisogno fare questo tipo di attività si rechi in posti più idonei, tipo parchi o altre zone sulle alture della città in modo da respirare gli odori della natura. Lì forse le cose cambiano, penserà uno. Nulla da fare, in questi casi l'uso della mascherina è obbligatorio. Dunque ricapitolando, se cammino sul marciapiede per andare a fare commissioni non sono tenuto a usarla, se vado nelle alture a fare un po' di camminata sportiva sì. L'ordinanza comunale a dire il vero precisa anche che se mi metto a correre o salgo su una bicicletta posso non tenerla. Qualcosa, apparentemente sembra non tornare.