cultura

Il network per i giovani amanti dell'opera lirica
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Un’ora e mezza di volo, giacca e cravatta nel bagaglio a mano. Dopo una breve tappa a Milano, arrivo previsto a Genova a mezzogiorno. Il viaggio di Mathias è partito da Bonn e ha una meta ben precisa: il Teatro Carlo Felice.

Ebbene sì, è partito per un weekend in musica, tra le note del concerto sinfonico del maestro Battistoni e la messa in scena di “Norma”. Ma non è il solo ad essersi messo in viaggio. Sono tanti, infatti, i ragazzi provenienti da varie parti d’Italia ed Europa: Milano, Verona, Venezia, Amsterdam, Bonn e Amburgo. Tutti con una passione in comune: l’opera.

Si sente parlare troppo del fatto che siano pochi i giovani che frequentano i teatri e mai di quelli che invece a teatro ci vanno e anche spesso. Come chi fa parte di Juvenilia: un network che raggruppa tutti i giovanissimi amanti del teatro lirico in Europa.

“Juvenilia dà la possibilità di aprirsi ai teatri europei e di andare non solo in quello della propria città. Si condivide la passione e si creano anche dei legami di amicizia”, commentano due ragazzi dei “Giovani per l’Arena, il Filarmonico e il Ristori”, giunti fin da Verona.

Guidati dal gruppo de “La Barcaccia”, Mathias e gli altri hanno potuto perdersi, oltre che dietro le quinte del Carlo Felice, anche per i vicoli del Centro Storico. Ma per molti non è la prima volta qui a Genova, tra cui lo stesso Mathias che ne è perdutamente innamorato. “È la quarta volta che vengo qua: credo che con le sue colline da una parte, il mare dall’altra e in mezzo un dedalo di stradine sia una città davvero speciale”.

Tutto ad un tratto, il teatro torna ad essere come un tempo quel luogo di incontro, un incontro addirittura tra culture diverse, dove la musica è capace di comunicare più delle parole.

“Purtroppo l’opera e la musica classica spesso sono esperienze che vengono evitate, non tanto perché non piacciano, più delle volte perché non si conoscono”.

Ecco il motivo per cui non è necessario essere #operalovers per provare ogni tanto a vedere cosa c’è dietro quel polveroso sipario. Chissà che non vi ritroviate tra qualche mese su un aereo diretto allo Staatsoper di Berlino per andare a trovare Mathias.