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"In tanti si sono dimessi e il meet up di Sturla si è sciolto"
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"Macché tribunale, no certo ora non ci penso. Sto aspettando che lo Staff, al quale ho chiesto di vedere i documenti inviati contro di me, mi risponda". Lo ha detto la ex candidata a sindaco di genova per il M5s poi 'scomunicata' da Beppe Grillo Marika Cassimatis all'ANSA.

"Siamo stati accusati in modo generico e pesante - ha detto Cassimatis -, io e le 28 persone della lista. Voglio sapere cosa c'è scritto in quei documenti. Li ho chiesti, aspetto risposte. Per ora non ho ricevuto nulla: né documenti, né una telefonata da Grillo". Quanto è successo "ha scatenato un effetto domino tra gli iscritti al movimento - ha aggiunto - in tanti si sono dimessi e il meet up di Sturla si è sciolto. Questo avrà pure un significato. Comunque per adesso niente tribunale: prima voglio vedere quei documenti".

E attraverso facebook lancia l'hashtag #effettodomino #m5s #genova2017 che affianca i commenti di chi si è schierato dalla sua parte. Il caso Cassimatis provoca addii tra i grillini. Cassimatis rivela che "il Municipio della Valpolcevera ha perso 3 consiglieri su 4". E pubblica il comunicato del Meetup Valle Stura a 5 Stelle che annuncia "un arrabbiatissimo addio" al Movimento.

Intanto il nuovo candidato sindaco per i Cinque Stelle, il musicista Luca Pirondini, vicino alla consigliera regionale Alice Salvatore, plenipotenziaria di Grillo in Liguria, resta in silenzio. Ma si fa sentire proprio Salvatore condividendo su Fb un commento di Elena Fattori, portavoce del MoVimento in Senato, che invita tutti a dare fiducia a Grillo: Come si fa a non fidarsi di Beppe? Per un pentastellato la frase 'non mi fido di Beppe' è semplicemente un ossimoro", scrive Fattori.