cronaca

Dopo gli ennesimi ritardi ferroviari, parla il portavoce Enrico Pallavicini
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La rabbia corre sui binari. Il portavoce dei pendolari della linea Genova-Milano Enrico Pallavicini sfoga la sua rabbia a Primocanale dopo l’ennesimo giorno da incubo con maxi ritardi per andare a lavorare nel capoluogo lombardo: “Non si puo’ continuare così. Ogni giorno è un’avventura. Sottoscrivo la lettera del senatore Maurizio Rossi, ha perfettamente ragione. Quello dei trasporti carenti in Liguria è un  macigno terribile”.

Poi Pallavicini  lancia un’amara provocazione. “Se io fossi un imprenditore milanese non darei lavoro ad un genovese. Sì, perché chi arriva da Torino, ci mette meno di noi, chi parte da Bologna per Milano addirittura ci mette quarantacinque minuti meno di un genovese sebbene il percorso sia piu’ lungo”.  Pallavicini lancia anche una proposta: “Il ministro Delrio si prenda carico delle nostre richieste. Ricordo che i ritardi si accumulano soprattutto per incidenti tecnici che si verificano da Pavia a Milano. E’ lì l’imbuto che ci penalizza. Eppure è un progetto per quadruplicare la linea esistente c’è e mi risulta che in un anno e mezzo i lavori potrebbero essere ultimati. Invece non si fa nulla e noi dobbiamo aspettare ancora chissà quanti anni con problemi enormi sui posti di lavoro e una Genova dimenticata”.

L'ULTIMO EPISODIO - Secondo quanto denunciato dall'Associazione Genova-Milano e da Assoutenti, questa mattina (martedì 17 novembre) un treno Cargo ha subito un guasto all'altezza di Locate ma le conseguenze sono state pesantissime per gli altri convogli che viaggiavano sulla linea. Per i treni provenienti da Genova 105 minuti di ritardo per il 2180, 71 minuti per il 35652, 52 minuti per il 656.