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Il ct campione del mondo 2006, tutta la carriera da calciatore in blucerchiato, guarda al difficile momento del mondo del pallone
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Marcello Lippi, da calciatore bandiera della Sampdoria e in panchina ct campione del mondo con l'Italia nel 2006, dopo aver vinto tutto con la Juventus, analizza le prospettive del finale di campionato: "Speriamo non facciano scherzi, c’è da aspettarsi di tutto. Non comprendo, sinceramente, remore così tenaci - dice a La Stampa - davanti alla garanzia del rispetto dei protocolli. I giorni più duri sono passati e all’ombra del virus dovremo abituarci, l’importante è seguire le norme per la tutela sanitaria: il calcio le ha stabilite, perciò è giusto che riparta".


Lippi è decisamente contrario al piano B allo studio di Lega e FIGC per la Serie A, ovvero playoff e playout. "Non piacciono a nessuno. Appartengono a tantissimi sport importanti, ma le categorie più alte del calcio sono disabituate. La mia speranza è che non si debba ricorrere a formule inedite e alternative, però finire i campionati è prioritario: interromperli definitivamente, assegnare verdetti in base a una classifica parziale, sarebbe assurdo sul piano economico e sportivo. Pensate ai sacrifici dei club che hanno investito sul mercato d’inverno per raggiungere i propri obiettivi o alla frustrazione di chi non potrebbe portare avanti un’annata fantastica, costretto a ripiegare sogni e ambizioni: l’esempio più evidente è la Lazio, in piena corsa scudetto".