porti e logistica

Il libro bianco sarà presentato in un convegno a Terrazza Colombo
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12 opere indispensabili per la rinascita, ma sarebbe forse più giusto dire per la sopravvivenza, della Liguria: le ha individuate, e le presenterà domani in un convegno a Terrazza Colombo, la Camera di commercio di Genova.

Il documento verrà illustrato in diretta su Primocanale dal presidente della Camera di commercio Luigi Attanasio e dal segretario generale dell’ente Maurizio Caviglia: contiene non solo le indicazioni sulle 12 opere che devono essere realizzate o completate con urgenza ma suggerisce anche gli strumenti finanziari che potranno essere utilizzati dal Governo italiano per finanziarle. Dopo la presentazione il Libro Bianco potrà essere sottoscritto anche da associazioni di imprese, professionali e sindacati. 

Per una regione che vive di turismo e logistica portuale l’assenza di infrastrutture è la prima causa del declino: ciò che sta succedendo in queste settimane successive al lockdown è impressionante. La Liguria appare totalmente isolata, priva di collegamenti moderni tra le sue province e con il resto del paese: code infinite di mezzi pesanti e leggeri hanno caratterizzato i nostri spostamenti, con un costo enorme per l’economia locale.

E nella città del ‘Modello Genova’ è incredibile la quantità di opere che sono rimaste solo elaborati pezzi di carta o cantieri lumaca gestiti da aziende fallite una dopo l’altra: la Liguria, infatti, non solo ha le autostrade peggiori d’Italia ma è molto indietro anche nei collegamenti ferroviari, sia in direzione nord che dal centro verso le riviere (a ponente c’è addirittura un lungo tratto di ferrovia a binario unico). La nostra regione, inoltre, è totalmente disallineata rispetto all’asse dell’alta velocità e anche i collegamenti con Milano e Torino (città con le quali formava un tempo il triangolo industriale) sono molto lenti.

A questo si aggiunge la situazione aeroportuale, in particolare nei collegamenti verso Roma: pochi voli, tutti gestiti da Alitalia, e costosissimi. Nessuno è mai riuscito a scalzare il monopolio della compagnia di bandiera (anche per colpa di una concorrenza non sempre ‘pulita’) e così i professionisti e le istituzioni che devono recarsi nella capitale sono sempre stati molto penalizzati.

Osservata sul piano infrastrutturale, dunque, la Liguria appare come un'isola e come tale andrebbe considerata: durante la sua permanenza in parlamento il senatore Maurizio Rossi aveva più volte richiesto l’estensione alla nostra regione del concetto di ‘continuità territoriale’, così da accedere a finanziamenti che non fossero considerati aiuti di stato.

Anche la Camera di commercio, nel libro bianco che presenterà in diretta tv, suggerisce soluzioni che possano consentire alla Liguria di disporre di congrui aiuti che non siano in violazione delle norme europee: le formule ci sono, basta applicarle alla realtà della nostra regione.

Nella speranza di trovare nel governo nazionale un interlocutore capace di ascoltare e comprendere le legittime istanze di un territorio martoriato, che rischia seriamente di vedere compromesso il proprio futuro.